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146 voli in un anno, i tatuaggi e la C col Cerignola. Il Presidente Quarto si racconta

ESCLUSIVA TMW - 146 voli in un anno, i tatuaggi e la C col Cerignola. Il Presidente Quarto si racconta
martedì 26 aprile 2022, 15:26Serie D
di Marco Conterio

Per il suo 110° anno di storia, che sarà festeggiato a giugno, l'Audace Cerignola si è regalato un sogno a occhi aperti. La sua prima storica Serie C. Lo ha fatto grazie a un gruppo giovane, guidato da Michele Pazienza e dal suo staff e forgiato da Danilo Quarto, Presidente del club pugliese. Che vive la società 'ventiquattro ore al giorno, sette su sette'. No, non vi aspettate il classico numero uno di un club di calcio. Passato da bodyguard e ora numero uno di Sly Service, agenzia di sicurezza, ha fisico scolpito e tatuaggi ovunque, volto e cute comprese. Ha preso il Cerignola e lo ha portato a una storica Serie C. La prima, di sempre.
Quanto sono durati i festeggiamenti?
"Da fine partita fino a tarda notte. Il giorno dopo, vuoi o non vuoi, è stato un giorno di riposo per tutti e da oggi riprendiamo".
Senza sosta
"Sabato è l'ennesimo appuntamento con la storia, la gara di Coppa dei quarti, è una gara diretta e tutto va verso questo obiettivo. Puntiamo il record dei 90 punti".
L'ambizione come motore principale
"In tutte le mie vittorie, nella mia ascesa calcistica, ho sempre costruito gruppi vincenti. C'è un gruppo di lavoro dietro, uno staff importante, ci sono tutte componenti che devono andare su un unico binario. Ho rilevato la società a giugno e avevo tutte le componenti incalanate su un solo obiettivo. Non si fanno 32 risultati utili di fila per caso, non si hanno 14 punti sulla seconda e 19 sul Bitonto, la nostra rivale storica, per caso.

Tra noi e il penultimo posto c'è lo stesso distacco che c'è tra noi e la terza".
Gran merito anche a un tecnico di nome: Michele Pazienza
"Non è detto che un grande ex giocatore debba diventare un grande ex giocatore. Invece ha dimostrato di avere idee moderne, un calcio moderno, di saper tenere un gruppo coeso, di valorizzare ogni giocatore a disposizione. La forza della squadra è stata anche in chi ha giocato meno: lui e il suo staff sono un gruppo di lavoro fantastico e giovane. Siamo tutti giovani e ambiziosi, che alla fine abbiamo portato questo club alla storia: il 1° giugno, il mio compleanno, compie 110 anni e abbiamo regalato qualcosa di irripetibile. Però siamo affamati ancora di vittorie".
Come si immagina la prossima stagione?
"Non posso immaginare la prossima, vogliamo alzare più trofei possibile adesso e penso alla Coppa e all'eventuale Poule Scudetto che si dovrebbe rigiocare dopo due anni senza per il Covid. Nessuno è mai riuscito a fare il double nella storia della D: non deve diventare un'ossessione ma un traguardo da raggiungere...".
Ci permetterà... Non sembra il 'classico' Presidente.
"E per fortuna: magari ci sono settantenni che non hanno più forza di stare nel calcio... Ho sempre visto Presidenti in giacca e cravatta, vivo la squadra a trecentosessanta gradi, dedico anima e corpo a questa realtà. Se non vivi il calcio 24 ore su 24, non ottieni risultati. Non ho mai saltato neanche un'amichevole...".
Vivendo a Milano
"Ho preso oggi il 146esimo volo da giugno...".

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