Il presidente della federazione kosovara risponde alla Spagna: "Rispettino i nostri valori"

Un vero e proprio caso diplomatico è esploso tra la federazione spagnola e quella del Kosovo dopo che gli spagnoli, il cui Stato non ha mai riconosciuto l'indipendenza kosovara dalla Serbia per ovvi motivi legati alla Catalugna e ai Paesi Baschi, avevano denominato la Nazionale avversaria come "Territorio del Kosovo" sui propri profili social. Agim Ademi, massimo rappresentante del calcio kosovaro, ha parlato a Tuttosport rispondendo dopo l'intervento dell'Uefa: "Non posso permettere che qualcuno cerchi di sminuire cosa siamo perché a essere attaccanti non sono solo i miei sentimenti, ma quelli di un'intera Nazione. Il Kosovo è un paese riconosciuto dalla maggior parte dei paesi democratici del mondo come dalla Uefa e dalla Fifa e credo che non dovremmo farci influenzare dagli approcci delle autorità statali, altrimenti non avrebbe senso giocare.
Abbiamo reagito immediatamente dicendo che non saremmo scesi in campo senza la nostra bandiera e il nostro inno ma per fortuna sia la Spagna che la Uefa hanno subito chiaro che la gara si sarebbe giocata nel pieno rispetto del protocollo".
