Senza Fabrizio Gorin

Era una domenica d'autunno 1975, si giocava Torino-Inter. Il Toro è avanti 1-0, minuto 85 e c'è qualcuno che ne ha più di tutti : Graziani lo lancia profondo e lui brucia Gasparini, carica il destro e inchioda Vieri .
Sarà il suo sigillo sullo Scudetto del Toro.
Lui quel giorno aveva il numero 2 al posto di Santin e correva su e giù come un terzino olandese . Perchè atleticamente non aveva niente da invidiare a nessuno. Anni prima il Toro l'aveva apprezzato in una partita contro il Vicenza in marcatura su Claudio Sala : preso al volo .
Dopo il Torino , il ragazzo andrà al Genoa, dove scriverà la storia e la leggenda . Prima in campo, poi in panchina come vice di Claudio Onofri . Con la stessa grinta che tirava fuori nei duelli rusticani con Chiorri e il sorriso per regalare i cioccolatini ai ragazzi del vivaio.
Un giorno una nuvola nera se lo è portato via a 48 anni .
Dopo poche settimane, il suo amico Claudio Onofri ha deciso di smettere di andare in panchina: senza di lui non ce la faceva.
Senza Fabrizio Gorin
