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Djokovic, Massa, Magnussen e non solo: chi c'è dietro la nuova proprietà del Le Mans

Djokovic, Massa, Magnussen e non solo: chi c'è dietro la nuova proprietà del Le MansTUTTO mercato WEB
Oggi alle 19:11Calcio estero
di Pierpaolo Matrone

Si apre un nuovo capitolo nella storia del Le Mans, neopromosso in Ligue 2. Dopo anni di ricerca e incontri a tratti surreali, il presidente Thierry Gomez, al suo decimo anno di presidenza, ha finalmente trovato il partner ideale per aprire il capitale del club: il gruppo brasiliano OutField. Un'operazione che promette di dare nuova linfa e ambizioni concrete a una società con una storia ricca, ma anche segnata da momenti difficili.

L'intesa tra Gomez e OutField è maturata in un anno di confronti e viaggi, con il presidente del Le Mans che si è recato in Brasile e i rappresentanti del gruppo che hanno visitato la Sarthe. Aymeric Magne, che siederà nel consiglio di amministrazione in rappresentanza di OutField, ha spiegato la scelta: "Abbiamo scelto questo club perché il presidente è una persona responsabile. È uno di quei presidenti seri che durano a lungo termine; è coinvolto nel club da 40 anni". L'obiettivo di OutField, che vanta un investimento complessivo di 500 milioni di euro (di cui 150 dedicati allo sport), è quello di "capitalizzare il lavoro che ha già svolto, semplicemente per dargli i mezzi per realizzare la sua ambizione".

Nonostante la rilevanza dell'investimento e la presenza di nomi di spicco come Novak Djokovic, Felipe Massa e Kevin Magnussen tra gli investitori indipendenti di OutField (attratti dal legame tra Le Mans e il motorsport), la strategia del gruppo non prevede spese folli. "Non arriveremo e spenderemo 25 milioni per acquistare giocatori. Né ci saranno cinque brasiliani la prossima settimana", assicura Magne. La transizione sarà graduale e ponderata, puntando a una crescita strutturata.

L'obiettivo primario è la stabilità in un calcio francese in difficoltà. "Prima riqualificheremo le nostre infrastrutture, che sono invecchiate", spiega Gomez, sottolineando la necessità di modernizzare il club a 360 gradi: dalla squadra femminile (in crescita dopo un'ottima stagione) alle strutture mediche e amministrative. La presenza di Pedro Oliveira, co-fondatore di OutField e già coinvolto nel calcio brasiliano con il Coritiba e come consulente per Corinthians e Flamengo, e di Georgios Frangulis, fondatore del colosso Oakberry, conferisce ulteriore credibilità al progetto.

L'arrivo di investitori di tale calibro ha generato grande entusiasmo tra i giocatori e i tifosi, ma Gomez tiene a smorzare facili entusiasmi: "La gente pensa che diventeremo il PSG. No, non saremo mai il PSG". La visione è a lungo termine, mirata a garantire che "tra 40 anni il club sarà ancora lì, in Ligue 1 e in buona salute". Un impegno che parte dalla modernizzazione, dal rafforzamento organizzativo e da una gestione finanziaria sempre "ragionata e ragionevole".

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