Le pagelle del Manchester City - Haaland alla Milito. Ederson para praticamente tutto

Risultato finale: Bayern Monaco-Manchester City 1-1
Ederson 7 - Spaventa Sané dopo pochi minuti, mette i pugni su un tiro di Coman, dà grande sicurezza alla difesa con la sua presenza. Rischia un dribbling che potrebbe portare guai, ma poi chiude tutto tranne sul rigore.
Akanji 6 - Quando viene puntato in campo aperto va in difficoltà, ma gioca una discreta prima parte di gara. Nel finale concede il rigore, anche in maniera sfortunata.
Ruben Dias 7 - Ultimo baluardo della retroguardia, vince i duelli di testa, limitando comunque Choupo-Moting. Non appare quasi mai in difficoltà nonostante gli avversari.
Aké 5,5 - Grosse difficoltà contro Coman, viene saltato ripetutamente e dalla sua parte arrivano dei pericoli (dal 66' Laporte sv).
Stones 6,5 - Qualche volta si alza per cercare di dare una mano a Rodri a centrocampo, ma è quasi sempre costretto a galleggiare sulla linea di Ruben Dias.
Rodri 6 - Come sempre ago della bilancia della squadra, spesso viene pressato e Musiala trova i tempi per i corridoi verso chi si getta nello spazio.
Bernardo Silva 6 - Qualche spunto di vivacità, cercando di accelerare e spaccare la difesa avversaria. Un po' troppo solo.
De Bruyne 6,5 - Primo tempo poco vivace, poi però concede l'assist del vantaggio per De Bruyne. Preso in mezzo dai centrocampisti avversari, gioca più di sciabola che di fioretto (dall'89' Walker sv).
Gundogan 6 - Come sempre dalle sue geometrie parte il possesso palla del City, anche se ha pochissimo spazio per manovrare.
Grealish 6 - Qualche tentativo di serpentina, un tiro in porta bloccato, prova a dare fantasia ma senza influire.
Haaland 7,5 - Ha i soliti lampi per portare in vantaggio il City. Nel primo è fermato da un fuorigioco millimetrico - altrimenti Upamecano prenderebbe il rosso - poi sbaglia un rigore, il primo della sua stagione, spedendolo alto sopra la traversa. Poi però si riscatta con un gol alla Milito, di fatto chiudendo la sfida (dall'83' Alvarez sv).
Josep Guardiola 7 - Oggi deve soffrire, ce la fa anche grazie a un attaccante che probabilmente non avrebbe mai pensato di volere. La profondità, più che lo spazio, è la rivoluzione copernicana del pensiero di Pep. È probabilmente il favorito alla vittoria finale, ma di fronte avrà il Real Madrid.
