Textor attacca la DNCG: "Ero io il problema, il mio cappello da cowboy non faceva ridere"

Michele Kang, nuova presidente dell’Olympique Lione, si è presentata in perfetto orario per la prima volta in conferenza stampa al Groupama Stadium affiancata dal DG Michael Gerlinger, segnando già una netta discontinuità rispetto all'era John Textor, spesso in ritardo e incline a risposte evasive. Kang, pur senza entrare nei dettagli, è stata concisa e precisa, evitando accuratamente di nominare il suo predecessore.
Un messaggio chiaro: Textor non avrà più legami con il club. L’ex patron dell’OL, però, non è rimasto in silenzio e, intervistato da TalkSport, ha criticato duramente la DNCG, l’organismo francese di controllo finanziario dei club che aveva inizialmente retrocesso la squadra in Ligue 2, oltre a rivelare di essere interessato all’acquisto dello Sheffield Wednesday: "Abbiamo superato l’audit UEFA, ma la DNCG ci ha retrocesso. È un sistema soggettivo. Hanno ignorato contratti e flussi di cassa per oltre 130 milioni di dollari", ha tuonato l’americano. Secondo lui, l’OL è stato penalizzato nonostante entrate solide e vendite future già pianificate.
Textor ha ammesso di essere stato un "problema" per la governance francese: "Sono un riformatore, volevo introdurre un modello simile alla Premier League. Ma se contesti l’esistenza stessa della DNCG, non puoi aspettarti il suo sostegno". Ha chiuso con sarcasmo: "Il cappello da cowboy faceva ridere Nasser Al-Khelaïfi, ma non loro".
