Textor respira: la giustizia brasiliana lo conferma alla guida del Botafogo

John Textor ottiene una tregua in Brasile. Dopo essere stato estromesso da tutte le cariche operative all’Olympique Lione e messo in discussione anche all’interno del gruppo Eagle, l’imprenditore statunitense resta per ora alla guida del Botafogo. La decisione è arrivata giovedì dal Tribunale commerciale di Rio de Janeiro, come riportato da Globo Esporte.
Un giudice della terza sezione ha infatti bloccato ogni tentativo di modifica dell’assetto societario, mantenendo Textor come azionista di riferimento. Secondo la magistratura brasiliana, un suo allontanamento rappresenterebbe un “rischio evidente” per il rimborso del debito multimilionario che Eagle deve al club carioca. Il tribunale ha inoltre imposto il pagamento di 23 milioni di euro, metà di un debito totale stimato in circa 46 milioni, contratto da Eagle per finanziare operazioni in Europa, in particolare a favore del Lione, attraverso prestiti concessi proprio da Botafogo.
Nella sentenza, la corte sottolinea che l’eventuale ingresso di un nuovo controllore "sconosciuto e scollegato dal club" aumenterebbe i rischi per la stabilità del Botafogo, sia finanziaria che sportiva. Textor, sempre più isolato all’interno della galassia Eagle, valuta ora di acquisire il pieno controllo del club brasiliano, anche con il possibile sostegno di Evangelos Marinakis, proprietario del Nottingham Forest. Intanto, la giustizia brasiliana gli concede una chance per rilanciare il progetto.
