Xhaka e il passaggio al Bayer Leverkusen: "Sentivo che il mio tempo all'Arsenal era finito"

Granit Xhaka, centrocampista che in estate ha lasciato l'Arsenal dopo 7 anni per tornare in Bundesliga, con la maglia del Bayer Leverkusen, ha così ripercorso il trasferimento e le motivazioni dietro di esso nel corso di un'intervista con NZZ am Sonntag:
"Sono venuto a Leverkusen perché andavo cercando una nuova sfida. Sentivo che dopo 7 anni il mio tempo all'Arsenal fosse finito. Sono venuto qui da calciatore e persona esperta, gli altri vedono che posso dar loro qualcosa di ciò che ho imparato. Fa parte del mio ruolo qui", ha spiegato Xhaka.
Il nazionale svizzero prosegue: "C'è stato chi ha scritto che io stavo tornando in Germania per mia moglie, ma non è vero. Come me, era molto felice di vivere a Londra: la decisione è stata presa solo dal lato dell'atleta. Sono arrivato in un top club della Germania, certamente è stato un salto più semplice per me visto che vivevamo a Dusseldorf, vicino a Moenchengladbach dove mia moglie è cresciuta. Al Bayer Leverkusen si lavora in pace, non c'è il caos che vivi in altri club. All'Arsenal c'è una pressione differente, ma abbiamo comunque ambizioni elevate perché sappiamo di essere un team dal potenziale enorme".
Conclude raccontando di Xabi Alonso: "Giocarci contro era estremamente antipatico, non gli potevi mettere pressione per via della sua intelligenza, della sicurezza e del tempismo nei suoi passaggi. E questo ci trasmette oggi, sento di aver fatto dei passi avanti. Nei dettagli ci spiega cosa rende un buon centrocampista un grande centrocampista".
