Europeo femminile al via. Il Girone D: Francia e Olanda sfidano le campionesse in carica

Questo pomeriggio in Svizzera prenderà il via l'Europeo Femminile. Sedici squadre al via, divise in quattro gruppi da quattro, per andare alla caccia del titolo vinto dall'Inghilterra tre anni fa. Tre le debuttanti assolute nella fase finale di un torneo continentale - Portogallo, Polonia e Galles - che ci accompagnerà per tutto il mese di luglio con la finale fissata per il 27 di questo mese.
Conosciamo meglio le squadre al via girone per girone:
Gruppo D
Francia - Reduce da un grande girone di Nations League, dove è stata l’unica squadra della Lega A a chiudere a punteggio pieno, la squadra transalpina si candida come una delle favorite per l’Europeo nonostante la storia dica che le transalpine nei grandi appuntamenti faticano a mostrare la loro forza. La ct Bonadei hs deciso per alcune esclusioni eccellenti e lasciato a casa veterane come Renard, Le Sommer e Dali. La rigenerazione della squadra è totale con ben sei convocate che non hanno mai giocato un torneo importante con la maglia dei Blues.
Come gioca - Dopo aver sperimentato il 3-4-3, la ct ha deciso per il ritorno al 4-3-3 che meglio si adatta alle calciatrici a sua disposizione. In difesa la solidità è data dalla coppia Mbock Bathy e Lakrar che non fanno rimpiangere Renard, mentre in mezzo al campo la sapienza tattica di Toletti è unita alle capacità di inserimento di Geyoro e Karchaoui, riportata al centro del gioco dopo una lunga carriera da terzina. In avanti ci si affida al fiuto del gol di Katoto con la velocità di Diani e Baltimore ad accompagnarla.
Formazione tipo - (4-3-3): Peyraud-Magnin; De Almeida, Mbock Bathy, Lakrar, Bacha; Geyoro, Toletti, Karchaoui; Diani, Katoto, Baltimore. Ct Laurent Bonadei
La Stella - Il grave infortunio che la mise fuori gioco nel 2022-23, facendole saltare anche il Mondiale, è ormai alle spalle e per Marie Antoinette Katoto questo Europeo è l’occasione per dimostrare di essere l’erede di Le Sommer con le Blues. I numeri parlano per lei: 37 reti in 53 presenze e il sesto posto (a -2 da una Renard che di gare ne ha giocate ben 168) nella classifica all time della nazionale. Punta centrale di movimento, capace di dialogare e scambiarsi con le compagne su di lei fa affidamento la Francia per poter finalmente scacciare l’incubo dei grandi eventi.
La Rivelazione - Altra giocatrice che non dovrà far rimpiangere un monumento del calcio transalpino è la centrale di difesa Maelle Lakrar. Punto fermo del Real Madrid, dove è approdata la scorsa estate, con la maglia della Francia è alla ricerca della consacrazione definitiva per poter raccogliere l’eredità dell’ex capitana Renard. Compito non facile, ma con Mbock Bathy forma una delle coppie più solide, fisiche e ben attrezzate del torneo.
Inghilterra - Le campionesse in carica hanno voglia di ripetersi nonostante il ritiro di diverse stelle della squadra di tre anni fa -Earps, Kirby e Bright su tutte – che però non sembrano aver abbassato troppo la qualità di una squadra che potrebbe viaggiare sulle ali dell’entusiasmo per il ritorno al successo in Champions League di una squadra inglese come l’Arsenal. La rosa è di primo livello così come chi siede in panchina, ma l’incertezza per le condizioni di alcune calciatrici cardine desta qualche preoccupazione.
Come gioca - Il modulo è un classico 4-3-3 con Russo che agirà da riferimento offensivo affiancata da due calciatrici di gamba e qualità come Hemp e Kelly, che sono spesso risultate decisive nelle grandi sfide. In difesa le leader sono sempre Bronze e Greenwood con Williamson, che può giocare anche davanti alla linea a quattro, che non dovrà far rimpiangere Bright. A centrocampo Walsh è il cervello, ma chi può fare la differenza è Stanway anche se in questa stagione ha giocato pochissimo a causa di un grave infortunio.
Formazione tipo - (4-3-3): Hampton; Bronze, Williamson, Greenwood, Charles; Stanway, Walsh, James; Kelly, Russo, Hemp. Ct Sarina Wiegman
La Stella - Difficile trovare una giocatrice che possa rappresentare il calcio inglese quanto Lucy Bronze. L’esperta terzina, classe ‘91, ha esordito ormai dodici anni fa con la maglia dei Tre Leoni e da allora ha messo 134 presenze trascinando con le sue qualità, i suoi assist e la sua leadership la formazione a trionfare nell’ultimo Europeo e arrivare seconda al Mondiale. Grazie ai successi ottenuti con Lione e Barcellona – due squadre dominanti in Europa – ha acquisito una mentalità vincente che ha poi trasmesso alle compagne.
La Rivelazione - Con il ritiro di Earps l’attenzione è tutta per le capacità di sostituirla da parte di Hannah Hampton, classe 2000 del Chelsea, che ha raccolto l’eredità della più esperta collega con il compito di non farla rimpiangere. In passato, quando è stata chiamata in causa c’è riuscita, così come nel cammino in Nations League, ma il vero banco di prova sarà questo Europeo.
Galles - Altra squadra all’esordio assoluto nella competizione punta a emulare quanto fatto dai colleghi uomini nel 2016 anche se le semifinali sembrano essere troppo per questa squadra anche in virtù di un girone molto duro. Superare il girone sarebbe già un successo per una squadra che nell’ultima Nations League ha mostrato comunque una buona tenuta difensiva, tranne che contro l’Italia, pur chiudendo all’ultimo posto e retrocedendo in Lega B.
Come gioca - Le britanniche giocano con un modulo ibrido e ultra-flessibile che può cambiare in corsa grazie alla duttilità di diversi elementi in rosa con la neo ct Wilkinson che cura soprattutto la fase difensiva con una linea a tre che diventa a cinque e reparti molto vicini tra loro per togliere spazio alle iniziative avversarie. Anche così per oltre un anno non ha mai subito più di due gol di scarto dalle avversarie anche più quotate. Per quanto riguarda il gioco offensivo tutto si appoggia sull’eterna Fishlock e sull’estro di Holland, con Ingle a dettare legge in mezzo al campo, mentre davanti Hughes sarà il riferimento offensivo.
Formazione tipo - (3-4-2-1): Clark; Roberts, Ladd, Evans; Cain, Ingle, James-Turner, Jones; Holland, Fishlock; Hughes. Ct Rhian Wilkinson
La Stella - Avviata ormai verso il tramonto calcistico, vista la carta d’identità che dice 38 anni, Jess Fishlock è il simbolo e la giocatrice di maggiore qualità della rosa gallese nonché la calciatrice con più presenze (162) e più gol (47). Una carriera lunghissima fra Europa e Stati Uniti con in bacheca due Champions League (FFF Francoforte e Lione) e innumerevoli titoli nazionali. Un’icona a tutto tondo nel suo paese con questo Europeo a coronare una carriera straordinaria.
La Rivelazione - Se il Galles ha subito poche reti il merito è anche di una giovane portiera come Olivia Clark, attualmente in forza al Leicester dove è cresciuta moltissimo fino a conquistare la maglia da titolare della sua nazionale. Anche l’esperienza in Olanda con il Twente è stata importante nel suo percorso di crescita e l’Europeo potrebbe rappresentare una vetrina importante per permetterle di fare un altro passo avanti nella sua carriera.
Paesi Bassi - La qualificazione all'Europeo è stata un percorso accidentato risolto solo all'ultima partita del girone con una rimonta in casa della Norvegia. Non il miglior viatico per rifarsi dopo un deludente europeo come quello del 2022 e tornare sui livelli di quello vinto nel 2017 e della finale mondiale di due anni dopo. Certo l'addio della stella Lieke Martens e i tanti infortuni – Miedema, Roord, Beerensteyn e Pelova su tutte – non hanno aiutato il lavoro del ct Jonker che spera di mettersi alle spalle tutti i problemi e rilanciare le Oranje.
Come gioca - Dopo aver optato per moduli più conservativi come 5-3-2 o 3-5-2 ottenendo risultati altalenanti il ct è tornato al caro vecchio 4-3-3 che ha fatto grande la scuola calcistica olandese, anche al maschile, ed è probabile che in Svizzera sia quello il modulo base. In avanti Miedema sarà il riferimento offensivo con due centrocampiste offensiva ai suoi lati, ma capaci di accentrarsi per lasciare spazio soprattutto alla spinta di Brugts a sinistra. In difesa la veterana Spitse potrebbe perdere il posto per la rampante Buurman. E in avanti occhio all'ex Juve Beerensteyn capace di dare imprevedibilità alla manovra.
Formazione tipo (4-3-3): Van Domselaar; Casparij, Janssen, Buurman, Brugts; Pelova, Kaptein, Groenen; Roord, Miedema, Van de Donk. Ct Andries Jonker
La Stella - Attaccante letale, che si ispira al connazionale Robin van Persie che sa farsi valere in ogni situazione in area da rigore, anche grazie a un fisico importante, ma capace negli ultimi anni anche di arretrare la propria posizione e agire quasi da regista. I 96 gol in 120 presenze parlano per lei, che è la migliore marcatrice di tutte le nazionali olandesi al femminile. La sua presenza è decisiva anche quando non segna, mentre la sua assenza ha spesso frenato le ambizioni delle Oranje.
La Rivelazione - Nonostante non abbia ancora vent'anni (li compirà a fine agosto) Wieke Kaptein è già una presenza fissa della nazionale olandese con già 21 presenze accumulata in due anni e un ruolo in mezzo al campo che raramente viene messo in discussione nonostante la concorrenza non manchi. Al Chelsea è cresciuta ulteriormente in esperienza e fisicità e l'Europeo potrebbe rappresentare la vetrina ideale per la definitiva affermazione.
