Panchina d’Oro, lo strano caso di Guarino: dominatrice in Italia, ma snobbata dal premio

Leggendo l’albo della Panchina d’Oro del calcio femminile salta agli occhi un’assenza che fa rumore. Quella dell’allenatrice della Juventus Women Rita Guarino a cui evidentemente non sono bastati tre titoli di fila, con il quarto sempre più vicino, oltre a una Coppa Italia e due Supercoppe, per aggiudicarsi l’ambito premio. Di più onestamente è difficile chiedere a un’allenatrice che non solo ha vinto, ma spesso anche dominato – come in questa stagione – il campionato dando forma a una squadra con pochissimi punti deboli e capace nell’ultimo anno di ben figurare, nonostante l’eliminazione, in Champions League al cospetto della squadra più forte del mondo attualmente, ovvero il Lione.
Oltre ad aver costruito e plasmato una squadra con pochissimi punti deboli che sta detronizzando ogni record di vittorie e punti nel campionato italiano, Guarino ha anche saputo fra crescere diverse giovani che piano piano stanno trovando sempre più spazio sia in bianconero sia altrove oltre a guadagnare la chiamata della ct Milena Bertolini (plurivincitrice del premio con tre Panchine d’Oro in bacheca).
Anche Gianpiero Piovani, che per la seconda volta si è aggiudicato il premio, ha ammesso che Guarino meriterebbe questo riconoscimento - "Posso dirlo, ho votato Guarino perché in tre anni, ora credo saranno quattro, che vince lo Scudetto non le hanno mai dato la Panchina d'Oro: la meriterebbe” - che invece le è sfuggito anche in questa stagione. Chissà se la vittoria di un campionato e un possibile triplete potranno cambiare le cose in vista della prossima edizione e porre fine a un’anomalia davvero difficilmente spiegabile.
