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Napoli-Juve fra mille veleni. Osimhen, squalifica ridotta, e Orsato che torna a dirigere l’Inter scaldano il clima. Per i bianconeri è già decisiva. Napoli, centrocampisti cercasi. Juve tra infortuni, Covid e sudamericani.

Napoli-Juve fra mille veleni. Osimhen, squalifica ridotta, e Orsato che torna a dirigere l’Inter scaldano il clima. Per i bianconeri è già decisiva. Napoli, centrocampisti cercasi. Juve tra infortuni, Covid e sudamericani.TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 10 settembre 2021, 00:00Editoriale
di Enzo Bucchioni

La partita delle partite degli ultimi anni è diventata quella fra la Juventus e il Napoli. Motivo? Durante l’epoca Sarri oltre alla vicenda Higuain, gli azzurri sono stati la squadra che più di tutti è andata vicina a strappare il titolo alla Signora. Il calcio sarriano ha scatenato inoltre il famoso del tema del “giocare bene” che alla fine è costata la panchina ad Allegri due anni fa.
Storie più o meno di tutti i giorni che il calendario e gli eventi ci ripropongono. E così ecco che alla vigilia di un Napoli-Juventus piazzato appena alla terza giornata, arsenico e vecchi dispetti tornano a galla e ritornano come i vecchi rancori. Napoli-Juventus non sarà mai banale e dico una banalità.
Due cose, a torto o a ragione, stanno agitando le acque di questa partita più delle assenze, degli infortunio e delle nazionali. Parlo, ovvio, della squalifica ridotta a Osimhen che domani sarà regolarmente in campo. E del ritorno di Orsato ad arbitrare l’Inter dopo quel famoso Inter-Juventus che turba ancora i sonni dei napoletani e soprattutto di Sarri.
Sulla riduzione della squalifica di Osimhen stravolta si sono scatenati i tifosi bianconeri soprattutto e ovviamente sui social. Si contesta il presidente del collegio giudicante, vale a dire Carmine Volpe napoletano doc. Per carità, nessuno vuol fare la verginella e nel calcio tanti sono sempre i motivi di discussione, ma questa volta le motivazioni della polemica sono decisamente deboli.
Intanto, non per fare sermoni, ma lo dico per l’ennesima volta per tutte le tifoserie e in particolari in situazioni come questa: proviamo a fare un passo in avanti? Proviamo a pensare a un calcio diverso ancora possibile? Il mondo ideale non esiste, ma troppo spesso si eccede e poi vediamo cosa succede. Discorsi inutili, lo so, ma ci provo.
Conta ancora se un giudice è napoletano, siciliano o torinese? Credo conti come applica la legge e la sentenza in questione non può far sorgere dubbi o perplessità. Siamo onesti, l’espulsione di Osimhen era davvero da due giornate di squalifica? Allargo il discorso già fatto a caldo in occasione dell’episodio, ma Osimhen era davvero da espulsione?
Per me no anche se sottolineo che il giocatore deve smettere di avere reazioni eccessive e deve maturare. Molto spesso i giudici in primo grado emettono le sentenze automaticamente e per una reazione senza violenze gravi sono previste due giornate. In appello si valutano le situazioni, si analizzano e questo ha fatto Carmine Volpe, riportando la squalifica a una dimensione più logica. Forse l’espulsione era eccessiva, ma ci poteva stare. Le due giornate sicuramente eccessive, una sola più giusta. Dove sta il problema? C’è la Juve? Pazienza, direi le stesse cose se il Napoli giocasse contro qualsiasi altra squadra. Credo che i tifosi facciano bene a tenere gli occhi aperti, a seguire con attenzione tutto quello che succede per garantire presenza e senso di appartenenza, ma le battaglie e le polemiche hanno più forza quando sono battaglie giuste e non fatte tanto per fare.
Come se non bastasse, ecco che arriva Orsato a dirigere l’Inter.

L’ultima volta era il 28 aprile del 2018 quando durante un Inter-Juve non espulse Pjanic per un evidente secondo giallo, mentre nel primo tempo aveva cacciato Vecino lasciando i nerazzurri in dieci. Il giorno dopo il Napoli perse a Firenze tre a zero e finirono tutti i sogni di gloria. Sarri disse che lo scudetto il Napoli lo aveva perso in albergo guardando Inter-Juve e, in sintesi, vedendo l’arbitraggio di Orsato. Mi chiedo: era il caso di far tornare Orsato a dirigere l’Inter proprio prima di Napoli-Juve per rimettere in moto tutta la vicenda come sta infatti accadendo?
In assoluto sono contrario a certe decisioni cicliche dei dirigenti arbitrali e sono d’accordo nell’abbattere tutti i tabù. Se un arbitro non viene più mandato a dirigere una società vuol dire che cade il principio che si può sbagliare, aumentano le dietrologie.
Orsato con l’Inter ha sbagliato, può succedere? Allora deve continuare ad arbitrare i nerazzurri come tutti. Poi in realtà se seguissimo il ragionamento, la squadra che non avrebbe più dovuto arbitrare sarebbe stata la Juventus perchè se l’errore ha penalizzato in quel momento l’Inter, in assoluto avrebbe fatto vincere lo scudetto alla Juve.
Come si vede il discorso si contorce e non ci possono essere interpretazioni e spero sia così da oggi in poi. Se l’arbitro è in buona fede come io credo che sia sempre, magari può essere fermato per scarsa forma per una o due settimane, ma non possono esistere squadre tabù altrimenti si alimenta chi pensa alla malafede.
Decisione giusta, quindi, ma tempi sbagliati. Se Orsato fosse tornato dopo Napoli-Juve forse ci saremmo evitati tutto il prevedibile veleno di ritorno che non fa altro che turbare la vigilia.
Vigilia parecchio agitata di suo. Per la Juve questa trasferta alla terza giornata può già essere una svolta della stagione. Pensate che se i bianconeri dovessero perdere (e ci sta) e rimanere quindi a un punto, sarebbero distanti otto lunghezze da Napoli, Inter o da altre rivali per lo scudetto. Immaginate le polemiche, i processi al nuovo corso di Allegri e tutto il resto. Con la convinzione che recuperare non sarebbe così agevole come qualche anno fa, questa Juve non ha la forza della Juve di allora.
E le prime due giornate ci hanno detto che il Napoli è più avanti, è il favorito. Purtroppo però per Spalletti al recupero di Osimhen vanno contrapposte molte assenze da Meret a Lobotka, Demme e forse anche Zielinski. Il centrocampo è in alto male, si pensa al possibile debutto di Anguissa con Fabian Ruiz e Elmas, reparto inedito.
Ma anche la Juve non sta meglio, fra le trasferte transoceaniche di argentini e brasiliani con molti ritorni il sabato mattina, con la paura per il Covid nell’Argentina e quindi l’allarme Dybala e il dubbio Chiesa, anche Allegri si dovrà inventare qualcosa.
Mancheranno diversi protagonisti ma il Napoli sa benissimo che vincere potrebbe diventare uno straordinario trampolino e la Juve è conscia che perdendo sarebbe già un inferno.

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