Napoli, tre firme e una certezza: quest'anno Conte ha molte più scelte

Il Napoli segna tre gol e nessuno dei tre porta la firma di un titolarissimo. Con le dovute eccezioni: Leonardo Spinazzola lo sarebbe anche, potenzialmente, ma la continuità non è proprio il suo pane quotidiano. Dal Maradona, oltre al quarto successo su quattro e alla conferma di poter essere competitivo anche nella settimana della Champions League, Antonio Conte porta a casa il 3-2 sul Pisa e tre firme molto particolari.

Gilmour e Lucca, è un manifesto. A definirle riserve c’è bisogno di un po’ di fantasia, visto il costo. L’ex attaccante dell’Udinese, considerando il peso a bilancio, è secondo solo a Vlahovic nei conti dei club di Serie A. La ragioneria applicata al calcio, però, passa in secondo piano: Lucca è arrivato per fare l’alternativa e quello sta facendo, a Hojlund se non a Lukaku. Quanto al centrocampista scozzese, il suo status è ben delineato: vice Lobotka, di qualità ma pur sempre vice.

È un successo, da questo punto di vista, che (nonostante due su tre ci fossero già nella stagione precedente) certifica quello che tutti hanno rilevato dopo un mercato sontuoso. Il Napoli, che forse era già favorito per quello scudetto sul petto - lo dicono gli avversari, sarebbe il primo a confermarsi da più di un lustro -, ha una rosa molto più ampia rispetto alla scorsa stagione. E non è solo un discorso di quantità, ma soprattutto di qualità: quando le seconde linee fanno vincere le partite, fa tutta la differenza del mondo.