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Domenica Italia-Inghilterra, Shevchenko: "Wembley sarà una bolgia, ma l'Italia è pronta"

Domenica Italia-Inghilterra, Shevchenko: "Wembley sarà una bolgia, ma l'Italia è pronta"TUTTO mercato WEB
© foto di Uefa/Image Sport
venerdì 9 luglio 2021, 23:43Euro 2020
di Niccolò Pasta

Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan e CT dell’Ucraina, ospite di Sky, ha parlato del suo futuro e della finale di domenica tra Italia e Inghilterra: “Panchina del Milan nel futuro? Mi farebbe tanto piacere ma ci tengo a ringraziare gli italiani che ci hanno supportato per tutto l’Europeo. L’Italia è la mia seconda patria, è un paese che mi ha dato tantissimo, la gente è nel mio cuore. Ora sto valutando cosa fare, sono finiti i cinque anni e valutiamo il nostro futuro in Nazionale. Mi piacerebbe allenare un club. Giroud al Milan? È un giocatore di grande esperienza, molto valido, lo stimo tanto. Dipenderà dalla sua volontà: quando Ibra è tornato al Milan io ci ho parlato, e lui ha fatto grandi cose perché voleva. Ora la stessa cosa dovrà farla Giroud, mi piacerebbe vederlo motivato e sicuramente lo sarà”.

Psicologicamente che partita sarà domenica? Chi avrà più pressione?
“Un piccolo vantaggio lo avrà l’Inghilterra nel giocare in casa, conoscendo questo ambiente so che si vive di questo grandissimo momento, sarà una bolgia. L'Italia è abituata alle finali, secondo me saranno pronti. Durante gli Europei ho parlato con Vialli, ho un grande rapporto con lui. Questo entusiasmo è bellissimo, c'è entusiasmo in tutta Italia, è bellissimo da vedere”.

Che allenatore è Sheva?
“Avete conosciuto me come una persona molto buona, meglio non conoscere la mia parte cattiva. Ogni tanto bisogna essere cattivo. Ho rubato tantissimo da Lobanovsky, poi Ancelotti, Mourinho, gente che può vincere tanto. Mou a Roma può vincere, ha la motivazione di fare bene. Penso che il nostro rapporto sia sempre stato di rispetto. Al Chelsea ho provato a fare del mio meglio, purtroppo mi sono infortunato parecchie volte ed è stato frustrante”.

Un retroscena di quando andasti al Milan?
“Quando Ariedo Braida è venuto a Kiev a vedermi, l’ho incontrato nel post partita e mi ha portato una maglia del Milan. Con quella maglia mi ha convinto”.

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