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Svezia-Ucraina 1-2, le pagelle: Dovbyk manda Sheva ai quarti. Forsberg segna e recrimina

Svezia-Ucraina 1-2, le pagelle: Dovbyk manda Sheva ai quarti. Forsberg segna e recriminaTUTTO mercato WEB
© foto di Uefa/Image Sport
mercoledì 30 giugno 2021, 06:38Euro 2020
di Michele Pavese

Svezia-Ucraina 1-2
Marcatori: 28' Zinchenko (U), 43' Forsberg (S), 120+1’ Dovbyk (U).

SVEZIA

Olsen 6 - Sempre sicuro, a conferma dell'ottimo momento di forma e del grande Europeo disputato. Non può nulla sulla conclusione potente e ravvicinata di Zinchenko, incolpevole anche sul colpo di testa decisivo al 121'.

Lustig 5,5 - Si perde Zinchenko in occasione della rete che sblocca la partita. Non riesce a supportare molto l'azione offensiva. (Dall'83' Krafth 5,5 - Zinchenko attacca fino all'ultimo secondo e proprio un cross dell'esterno del City provoca la rete del 2-1. Avrebbe dovuto coprire meglio).

Lindelof 5,5 - Fa valere la sua esperienza contro due clienti difficili come Yarmolenko e Yaremchuk, che non creano grossi pericoli. Grave, però, il modo in cui si dimentica di Dovbyk al 121'. È l'episodio decisivo, che elimina la Svezia da Euro 2020.

Danielson 5,5 - Sempre attento e concentrato, dalle sue parti non si passa quasi mai. Protagonista però anche in negativo: viene espulso nei supplementari per un brutto fallo su Bezedin, anche se tocca prima il pallone e poi frana addosso al malcapitato attaccante avversario.

Augustinsson 6 - La Svezia attacca molto sulla corsia sinistra e il terzino è in costante proiezione offensiva, aiutando Forsberg e permettendogli di accentrarsi per trovare la conclusione. (Dall'83' Bengtsson 6 - Chiude come può, si fa trovare attento quando serve).

Larsson 5,5 - Non ha molte occasioni per incidere. Tenta di creare superiorità e di far valere la sua tecnica ma è sempre ben controllato dai difensori ucraini. Ci prova da fuori e sfiora il palo. (Dal 97' Claesson s.v.).

Ekdal 6 - Duella a distanza con Orsato, che gli fischia tanti falli. Mette ordine, recupera palloni, solita prova di grande sacrificio e solidità.

Olsson 6 - Si vede molto poco in mezzo al campo nel primo tempo, molto più presente e reattivo nella ripresa. (Dal 101' Helander s.v.).

Forsberg 7 - Quando si accende, sono dolori per la difesa avversaria. L'esterno del Lipsia è il più pericoloso: su calcio piazzato, con le conclusioni da fuori area, Bushchan non può mai stare tranquillo. Fortunato in occasione del gol dell'1-1, sconta tutto nella ripresa: al 56', quando colpisce il palo pieno, e al 67' con una traversa che reclama vendetta.

Kulusevski 5,5 - Un paio di giocate molto interessanti, ma spesso scompare dal gioco. Se fosse più continuo e concentrato, sarebbe un pericolo costante. Gli manca concretezza, ha un'occasione monumentale all'89'. (Dal 97' Quaison s.v.).

Isak 5,5 - Da lui ci si attende sempre la giocata di qualità, il colpo a effetto che risolva la partita. Serata molto complicata per l'ex bambino prodigio, che non trova quasi mai la conclusione. (Dal 97' Berg s.v.).

Allenatore: Jan Andersson 5,5 - Sostituzioni forse troppo tardive, non riesce a cambiare l'inerzia di una partita avviata verso i supplementari e (in teoria) i rigori. E alla fine perde anche a causa delle ingenuità dei singoli, anche se può prendersela con la sfortuna, che si trasforma nei legni della porta di Bushchan e nega la rete per due volte a Forsberg.

UCRAINA (a cura di Mattia Alfano)

Bushchan 6,5 - Sempre sicuro nelle uscite, trasmette sicurezza al reparto arretrato. Non può nulla sul gol di Forsberg, vista la deviazione decisiva di Zabarnyi sul tiro dell’esterno del Lipsia.

Zabarnyi 5 - Soffre terribilmente le incursioni di Forsberg, che gli fa venire il mal di testa. Nel primo tempo è sfortunato, perché da una sua deviazione arriva il pari della Svezia, firmato naturalmente Emil Forsberg.

Krivtsov 7 - Guida la linea difensiva ed è sempre molto attento sui palloni aerei. Resta incollato ad Isak, che ha poco spazio per sfondare.

Matvienko 6 - Buone le sue letture difensive, ma fatica a prendere le misure a Kulusevski che, con i suoi movimenti in orizzontale, gli crea più di un grattacapo.

Karavaev 5,5 - Spinge poco da quel lato, ma non impeccabile nemmeno in fase di non possesso. Supporta male Zabarnyi, spesso lasciato solo in balia di Forsberg.

Sydorchuk 6,5 - Gioca al fianco di Stepanenko ed è instancabile, ma verticalizza poco. Nella ripresa colpisce in pieno il palo, sfiorando il vantaggio. (dal 118’ Bezus s.v.)

Stepanenko 7 - Davanti alla difesa è perfetto. Dà ordine ai suoi compagni e cerca spesso di ribaltare il gioco velocemente alla ricerca degli attaccanti. Bravo anche in fase di non possesso. (dal 95’ Makarenko 6 - Buon impatto sulla gara. Gioca semplice e non rischia nulla.)

Shaparenko 6,5 - Quest’oggi in versione intermedio mancino, è una mina vagante. Galleggia tra la mediana e la trequarti, impensierendo la difesa svedese in più di un’occasione. (dal 61’ Malinovskyi 6,5 - Un po’ timido appena entrato. Ai supplementari si rende protagonista con un paio di ottime conclusioni da fuori area, che impensieriscono Olsen.)

Zinchenko 7,5 - Ormai un leader di questa squadra, si conferma il solito tuttofare. Questa sera ha giocato da esterno basso, ma sa sempre come comportarsi dati gli insegnamenti di Guardiola. Porta in vantaggio i suoi scaricando un missile col suo mancino chirurgico. Allo scadere del secondo tempo supplementare, è lui a mettere in area un traversone spaziale per Dovbyk, che di testa decide la gara.

Yarmolenko 6,5 - Svaria molto per tutto il fronte offensivo, non dà punti di riferimento alla difesa di Andersson. Punta la porta ma sa essere altruista. È lui a servire l’assist per il gol di Zinchenko, con un delicatissimo esterno mancino. (dal 105’ Dovbyk 8 - Entra e fa solo una cosa. Quella più importante di tutte: il gol. Ed è quello che ha deciso il match. Uomo della provvidenza.)

Yaremchuk 6 - Tiene impegnati i due centrali difensivi svedesi, ma conclude solo una volta verso la porta avversaria. Doveva sfruttare meglio i suggerimenti di Yarmolenko. (dal 90’ Besedin s.v. (dal 101‘ Tsygankov 6,5 - Dà maggiore equilibrio alla mediana, che dal suo ingresso non va mai in sofferenza.))

All. Andriy Shevchenko 7,5 - Ha costruito una squadra organizzata, che sa sempre come comportarsi in campo. Questa sera ha scelto di schierare il 3-5-2, invece del solito 4-3-3, cogliendo così di sorpresa Andersson e i suoi uomini. L’accesso ai quarti di finale è soprattutto merito suo.

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