Dalla guerra al rinnovo da capocannoniere con l'Empoli: il mondo di Popov si è capovolto

Empoli è spesso sinonimo di giovani talenti e l'ultimo della lista sembra essere Bohdan Popov. Ucraino, classe 2007, l'attaccante si è già messo in luce nelle prime due gare con una doppietta al debutto contro il Padova e il gol - seppur inutile ai fini del risultato - contro la Reggiana. Tre sigilli che gli sono valsi momentaneamente il titolo di capocannoniere del campionato cadetto e che stanno facendo già sognare i tifosi, con il presidente Fabrizio Corsi che ha fiutato già l'ennesima pepita d'oro sfornata dalla sua squadra e ha deciso immediatamente di proporgli un rinnovo di contratto, arrivato nella giornata di ieri fino al 2028, con relativo aumento di ingaggio.
"Sono contento di aver rinnovato il contratto, ad Empoli sto bene e sono molto felice di giocare qui" ha dichiarato il numero 77 azzurro ai canali ufficiali del club, aggiungendo: "Ci tengo a ringraziare la società per la fiducia dimostrata, il mister e i miei compagni che mi hanno sempre aiutato. L’inizio di stagione è stato positivo, ma non dobbiamo fermarci. Voglio continuare a lavorare per dare il mio contributo e aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati".
La sua, per altro, è una storia molto particolare, avendo vissuto in prima persona l'inizio della guerra. Il 24 febbraio 2022 si trovava in Polonia in occasione dell’invasione delle truppe russe del suo Paese e la sua famiglia, rimasta in Ucraina a causa del lavoro della madre, è stata costretta a separarsi da lui. Il ragazzo è arrivato in Italia, trovando accoglienza in una casa famiglia della provincia di Massa-Carrara. Qui un procuratore lo ha notato e proposto all’Empoli, che ha creduto nelle sue potenzialità e gli ha mostrato grande sensibilità umana, accogliendo la sua famiglia nel luglio 2024.
