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L'Europa si risveglia in guerra, la Russia invade l'Ucraina: le reazioni del mondo del calcio

venerdì 25 febbraio 2022, 00:56I fatti del giorno
di Ivan Cardia

“Ho deciso di autorizzare un’operazione militare speciale”. Così, alle 6 del mattino, in quella che con tutta probabilità è stata una dichiarazione pre-registrata, Vladimir Putin ha annunciato la propria decisione di invadere l’Ucraina, dopo le tensioni degli ultimi giorni. Uno scenario che riporta le lancette dell’Europa indietro di diversi decenni, e che soprattutto riporta la guerra nel Vecchio Continente. Una decisione alla quale finora sono seguite le proteste della NATO e del G7, che hanno chiesto alla Russia di cessare le ostilità, finora inascoltate dato che secondo fonti di stampa americane nelle prossime ore gli aerei di Mosca potrebbero iniziare il bombardamento sulla capitale Kiev. Una scelta che ha le sue conseguenze anche per quanto riguarda il mondo del calcio, come tutti i settori della vita profondamente toccato da uno sviluppo geopolitico così drammatico.

La condanna della UEFA. Stop a Gazprom e via la finale Champions da San Pietroburgo. La UEFA, si legge nel comunicato ufficiale diramato nel pomeriggio, “condanna fermamente l'invasione militare russa in Ucraina”. Un messaggio che a breve dovrebbe avere delle implicazioni dirette: dopo la richiesta del premier britannico Boris Johnson, alle 10 di venerdì si terrà un comitato esecutivo straordinario della confederazione calcistica europea. Sul piatto, i rapporti con la Russia: al Paese sarà tolta l’organizzazione della finale di Champions League, in programma a San Pietroburgo, così come della Supercoppa, a Kazan. Sarà inoltre risolto il contratto con Gazprom, il cui presidente Dyukov - dal 2021 nel Comitato Esecutivo UEFA a riprova dei rapporti stretti fra le parti - non parteciperà a questa riunione d’emergenza. Sono le richieste dell’Unione Europea cui Ceferin dirà sì, con la finale Champions che dovrebbe disputarsi a questo punto nel Regno Unito. Da capire anche cosa succederà per quanto riguarda la nazionale di calcio della Russia, impegnata fra circa un mese negli spareggi per l’accesso ai mondiali di Qatar 2022: Polonia, Svezia e Repubblica Ceca, le tre nazionali inserite nel gironcino, chiedono quantomeno che sia escluso il rischio di giocare una partita in territorio russo. Dalla FIFA, nonostante la condanna formale esplicitata dal presidente Infantino, al momento arriva soltanto la rassicurazione che una decisione sarà presa, se necessaria. Nel frattempo, oltre alla Gazprom, che perde il proprio nome sulle maglie dello Schalke 04, anche Aeroflot, compagnia aerea russa, vede interrompere il rapporto commerciale con il Manchester United.

I racconti da Kiev e le reazioni sui campi. “Stamattina ci siamo svegliati perché abbiamo sentito due esplosioni. Stiamo bene, siamo chiusi in albergo e stiamo aspettando di avere notizie dalle nostre ambasciate”. Così Roberto De Zerbi, nostro connazionale alla guida dello Shakhtar Donetsk ma attualmente di stanza a Kiev, ha raccontato i momenti di paura trascorso nella notte. Toni simili per Paulo Fonseca, ex allenatore della Roma e anche lui nella capitale ucraina: in un videomessaggio il portoghese ha raccontato del timore di chi in questi minuti si trova in una parte del mondo improvvisamente ripiombata nell’incubo. Oltre alle reazioni istituzionali, non sono mancate quelle sui campi da gioco e in generale dai protagonisti di questo sport. L’ucraino Zuzulya ha usato parole durissime nei confronti di Putin, mentre il russo Smolov si è apertamente schierato contro la guerra. Messaggi di questo tipo anche da parte di diversi club in giro per l’Europa, pur nella delicatezza di un argomento - la politica - su cui la UEFA è storicamente molto cauta e che mette a confronto le diverse anime degli spogliatoi. Emblematico il caso dell’Atalanta, trascinata alla vittoria in Grecia dall’ucraino Malinovskyi, che ha mandato un messaggio chiaro: “No alla guerra in Ucraina”. Era assente, per la cronaca, il russo Miranchuk. Stop alla guerra anche da Barcellona e Napoli, formazioni sfidatesi al Maradona ma prima https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/guerra-in-ucraina-napoli-e-barcellona-si-schierano-insieme-stop-alla-guerra-1650692 abbracciate nel segno della pace.

Qui il live TMW dedicato ai riflessi sul mondo del calcio e dello sport del conflitto

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