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La Sampdoria fa chiarezza sulla situazione societaria: "Ferrero è obbligato a vendere il club"

La Sampdoria fa chiarezza sulla situazione societaria: "Ferrero è obbligato a vendere il club"TUTTO mercato WEB
venerdì 21 ottobre 2022, 00:56I fatti del giorno
di Giacomo Iacobellis

La Sampdoria prova a fare chiarezza sulla situazione societaria. Questo giovedì ha visto infatti un lungo confronto fra il Consiglio d'Amministrazione blucerchiato e la stampa nel pre-partita di Coppa Italia al 'Ferraris'. Il vicepresidente Antonio Romei ha così parlato: "Atteniamoci alla verità dei fatti. Attraversiamo un momento difficile e dobbiamo evitare di creare divisioni e illazioni sull’onestà intellettuale delle persone. Queste persone qua sono intellettualmente oneste. Abbiamo sempre operato nell’interesse esclusivo della Sampdoria. Sono tornato con un grande spirito, ho dato una mano perché ho la Samp nel cuore. Io faccio il mio dovere, rispondo a me stesso, al CdA e alla società. Io sono indipendente. Posso sbagliare ma lo faccio da indipendente. Questa situazione fa male alla Sampdoria. Ferrero? In un momento dove dobbiamo essere uniti e compatti, dove dobbiamo avere credibilità all’esterno (come con banche o istituzioni sportive) e dove credibilità ne abbiamo, non dobbiamo minare l’ambiente con queste cose inutile. A parte che non è vero e poi è inutile. Significa esser presi di mira e alimentare sospetti. La situazione giuridica della Sampdoria è chiara. Siamo stati nominati da un trust e lui avrà poi preso le sue indicazioni e non vogliamo saperlo. Sappiamo che lui è il beneficiario della famiglia Ferrero ma il nostro scopo è salvare la Sampdoria in un momento di difficoltà perché l’azionista ha avuto problemi. La città non mi vuole perché ho questa macchia? Lo si dice e torno indietro. Ma non sono venuto qui per tutelare l’azionista ma per aiutare società in un momento di difficoltà. Lavoriamo in totale autonomia. La cessione? In questo contesto, noi nella trattativa non c’entriamo niente. Non siamo persone che possono svolgere alcun ruolo se non mettere a disposizione del nuovo acquirente tutte le informazioni possibili della Sampdoria. Non vediamo l’ora. Nessuno di noi vuole rimanere attaccato alla sedia, sappiamo l’enorme responsabilità che abbiamo nel gestire questo ruolo e ciò ci fa tremare polsi, dobbiamo garantire la stabilità della società senza ricorrere alle risorse del socio. Abbiamo la volontà di aiutare. C’è stata una trattativa molto approfondita nel mese di agosto e in quell’occasione ci è stato richiesto di conferire col fondo che doveva acquistare la Samp e con i loro consulenti. Avevamo aperto le porte di casa, diciamo, ovviamente ce lo deve dire il trust. Dobbiamo cercare di spegnere questi focolai. Dobbiamo cercare di continuare di lavorare in tranquillità. Se oggi verrà fatto bonifico tutte queste parole saranno lette dai posteri".

Gli stipendi alla squadra?
"Quando sono tornato ho detto che sono tornato per metterci faccia. Ai ragazzi ho detto che se la società non potrà pagare gli stipendi non lo sapranno dai giornali ma sarò io o il presidente a dirlo. Se e quando noi penseremo che non ci sono i presupposti per andare avanti lo diremo noi. Siamo confidenti del fatto che possiamo andare avanti. Dipende da tante variabili ma le abbiamo sempre sistemate e continuiamo di sistemarle".

Sente Vidal?
"Con Vidal e Lazard ci sentiamo. Vidal ci ha detto che ha è in contatto con gli intermediari ed è in attesa che arrivino le somme necessarie per passare alla fase esecutiva rispetto ad una trattativa che mi sembra sia un po’ di tempo che vada avanti. L’ho chiamato alle 14 prima di montare in aereo (sorride ndr). A me darebbe fastidio che ci sia qualcuno di non serio si avvicini alla Samp".

Gli auguri al figlio di Ferrero?
"Capisco che può essere letto in tanti modi. Non vorrei parlarne perché c’è un bambino di mezzo. È stato fatto in assoluta buona fede ma non perché ci sia stata un’influenza. Abbiamo un grandissimo rispetto della tifoseria, non c’è stato nessun tipo intromissione".

Garrone?
"Rapporti ne ha perché è un grandissimo tifoso della Sampdoria. È una famiglia importante e perbene che merita il massimo rispetto".

L’aver portato Ferrero è una macchia per te?
"Ho assistito Ferrero nella trattativa. Spiace per la situazione in cui siamo, rispetto ai sette anni che sono qua nessuno può dire niente alla gestione. Sono state fatte tantissime cose perbene. Poi fa parte della storia. Uno deve guardare il futuro. Capisco il motivo. Ovviamente non sono d’accordo, ho fatto il mio dovere professionale. Da quando sono qua ho lavorato con correttezza".

Si sente responsabile di aver portato Ferrero?
"Non l’ho portato. Assistevo Ferrero nella trattativa. Faccio l'avvocato, non altro mestiere. È una domanda mal posta. C’è stato un grandissimo problema di comunicazione, non mi nascondo dietro un dito e ci metto la faccia ma non mi sento responsabile. Io ho sempre fatto il mio dovere. Probabilmente ci sono stati comportamenti criticabili, la storia la sapete come è andata per quanto riguarda il tema della cessione".

Si dice che Ferrero non voglia vendere.
"La Samp è dentro un trust ed è obbligato a vendere. Ferrero conferirà con il trust ed è obbligato a vendere".

La presenza di Ferrero contro la Roma.
"Ferrero in questo momento non ha restrizioni se non l'inibizione da cariche sociali. Parliamo fino ad oggi. C’è stata la presenza allo stadio ma Ferrero non è mai venuto in ritiro o nelle trattative di mercato. Guardiamo ai fatti".

Fino a quando sarete in carica?
"Fino all’approvazione del bilancio 2022, il 30 aprile 2023".

Ripercorri QUI il lungo confronto fra la Samp e la stampa!

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