Inzaghi si merita il rinnovo contrattuale con l'Inter? E perché proprio ora?

I quotidiani di oggi sono concordi e univoci. Simone Inzaghi ha un feeling speciale con Steven Zhang e probabilmente firmerà un rinnovo contrattuale. Un anno in più, passando dall'attuale scadenza al 30 giugno del 2023 alla stessa data nel 2024. Ma Inzaghi merita il rinnovo contrattuale con l'Inter? In senso assoluto c'è una differenza rispetto ad Antonio Conte: l'anno scorso la Champions è finita ai gironi, da ultimo in classifica. Stavolta sono arrivati gli ottavi contro il Liverpool, un risultato più accettabile soprattutto considerando che il girone era fin troppo semplice. Merito anche di Conte, perché l'Inter era testa di serie grazie al primo posto in Serie A.
Poi c'è però una serie di situazioni differenti. La Coppa Italia può essere un obiettivo sensibile, soprattutto se dovesse essere scavalcato un Milan che è il principale avversario anche per lo Scudetto. Quindi, aspettando un ritorno che sarà giocato fra qualche settimana, Inzaghi si può comunque dire soddisfatto di essere arrivato alle semifinali.
Bilancio meno soddisfacente, almeno per il momento, per lo Scudetto. Perché se in potenza l'Inter è prima in classifica, nella realtà è dietro a un Milan che ha una partita in più. Sarebbe troppo semplice dire che l'Inter, per profondità di rosa, è la più forte di tutte. Perché rispetto all'anno scorso ha perso tre giocatori chiave nell'ottima corsa finale: Eriksen, rinvigorito dopo il gol nel derby in Coppa Italia. Lukaku, il protagonista assoluto per gol e prestazioni. Poi Hakimi, probabilmente il migliore nel suo ruolo, a destra.
Quindi la risposta è sì, Inzaghi è in linea con tutti gli obiettivi dati all'inizio dell'estate scorsa. L'altra domanda però da farsi è: "perché proprio ora?". Perché offrire un contratto quando c'è ancora un anno di contratto? Perché se Inzaghi vincesse lo Scudetto, magari facendo un double con la Coppa Italia, basterebbe offrire intorno ai 5 milioni - questa la cifra prospettata - per blindarlo per ulteriore tempo dopo il 2023? Come per i calciatori, questi discorsi andrebbero fatti con gli allenatori. Con una differenza: Pochettino, dopo avere raggiunto una finale Champions, è stato esonerato. Ranieri, con il Leicester City, ha vinto addirittura una Premier prima del saluto a stagione in corso.
In termini assoluti, dunque, la risposta è sì. Ma forse non è il momento giusto.
