La stampa spagnola esalta Dembele: "Valeva 140 milioni ma ci sono voluti 8 anni"

Il 4-0 inflitto dal Paris Saint-Germain al Real Madrid nella semifinale del Mondiale per Club ha scatenato un'ondata di critiche feroci da parte della stampa spagnola. Da "debacle" a "suicidio collettivo", come l'ha definito Marca, non è stato risparmiato nessuno, a partire da Kylian Mbappé, a dir poco deludente nella sua prima sfida contro il club parigino.
Il quotidiano madrileno sottolinea come "tutti i progressi visti in questa Coppa siano stati spazzati via da un PSG unito e abbagliante". Il complimento più grande è per Ousmane Dembélé, definito "una bestia indomabile", simbolo di una squadra trasformata dalla mano di Luis Enrique. "Il Barcellona aveva ragione: quei 140 milioni li valeva eccome, anche se ci sono voluti otto anni per dimostrarlo".
AS si sofferma sull'"addio amaro" di Luka Modric e Lucas Vázquez, alla loro ultima apparizione con il Real, e punta il dito sulle scelte del tecnico Xabi Alonso, incapace di dare equilibrio offensivo schierando contemporaneamente Vinicius, Mbappé e Gonzalo García. Sport invece commenta serata storta di Mbappé. "Luis Enrique ha dimostrato di avere ragione", si legge, ricordando le parole dell’allenatore. "È arrivato negli USA con l’ambizione di entrare nella corsa al Pallone d’Oro, ma oggi nessuno ne parla più".
Nel programma El Chiringuito, il tono è stato durissimo: "O Vinicius o Mbappé cambiano atteggiamento, o uno dei due dovrà andarsene. Hanno danneggiato il Real". Insomma, alla fine il verdetto è: il PSG è una macchina da guerra, mentre il Real dovrà lavorare ancora tanto.
