Cristian Romero, il Cuti che Paratici ha voluto alla Juventus prima e al Tottenham dopo

Quando esordisci a diciott'anni nel campionato argentino e fai il difensore, ruolo solitamente riservato a giocatori più esperti, devi avere qualche numero. E il Cuti Cristian Romero è diventato subito uno dei migliori stopper del campionato, pur non giocando in una big. A metà agosto del 2016, con la maglia del Belgrano, Romero entra nell'undici titolare, esordendo in Copa Sudamericana e trovando stabilmente un posto nell'Under20 albiceleste, incominciando quello che è stato il percorso che ha portato alla finale di Qatar 2022, con la vittoria del Mondiale.
In Italia lo ha portato il Genoa per 4 milioni di euro, a vent'anni appena compiuti. In pochissimo tempo è riuscito a dimostrare qualità importanti, tanto che la Juventus anticipa tutti e lo acquista per 26. Non male in un anno, soprattutto considerando che in bianconero non giocherà mai: prima va in prestito ancora al Genoa, per completare la maturazione. Poi, probabilmente con la necessità di trovare risorse economiche durante il Covid, finisce all'Atalanta per 3 milioni di euro più 16 per il riscatto. Fa talmente bene, tra Champions e Serie A, che il prestito biennale in realtà diventa annuale, con una minusvalenze per le casse della Juventus.
Poco dopo un altro prestito, stavolta con obbligo di riscatto al Tottenham. 55 milioni di euro, la più alta cifra realizzata dall'Atalanta. La sua aggressività e il gioco aereo sono due punti di forza per un difensore oramai esperto e che rappresenta uno stopper vecchio stampo, con discreti piedi per riuscire a impostare e che non ha paura di prendere un cartellino giallo in più.
