Roberto Dinamite, il più grande idolo della storia del Vasco da Gama. Con il rimpianto di Spagna 82

Roberto Dinamite è stato la leggenda più importante del Vasco Da Gama. La sua storia inizia il 25 novembre del 1971, quando Calu, il suo soprannome, subentra durante la partita dell'Internacional e, al primo pallone, salta tutti e calcia fortissimamente in rete. Un qualcosa che ricorda il primo Adriano dell'Inter, sia per la sorpresa che per la giovanissima età. Carlos Roberto de Oliveira sembra un nome troppo banale per uno come lui, così i giornalisti incominciano, già da qualche tempo, a chiamarlo Dinamite, per la forza del tiro. Lo stadio della sfida non è dei più banali, perché è il Carlos Filho di Rio De Janeiro, il leggendario Maracanà.
Roberto Dinamite ha legato a doppio filo la sua storia al Vasco da Gama, con 1110 presenze - solo Pelè e Rogerio Ceni, nel corso degli anni, hanno varcato questa soglia - siglando ben 708 reti. È il miglior marcatore del Brasileirao, con 190 gol, e del campionato carioca con 284, oltre che dello stadio Sao Januario che ospita le partite del Vasco. Sopravvissuto a un tumore alla coscia a 12 anni, tre anni prima del suo esordio nel 1971 - a 17 anni - entra appunto nelle giovanili dei bianconeri. La sua carriera è costellata da onori, ma anche da oneri, perché la vita privata non è delle più tranquille. Dinamite però, con il numero 10 sulle spalle, si prende anche la possibilità di segnare un 2-1 al Botafogo al novantesimo che viene raffigurato, nel 2002, da un murales all'entrata del Maracanà.
Dopo i Mondiali in Argentina, del 1978, Dinamite prova l'avventura al Barcellona. Tanto forte il filo con il Vasco, tanto debole quello con i blaugrana, con solamente 8 presenze e 2 reti. Forse il grande rimpianto del centravanti è più legato a Spagna 1982. Tutti pensano che Serginho non sia all'altezza di tutta la forza della squadra, ma Dinamite non gioca, rimane in disparte. E alla fine l'Italia ha la meglio su uno dei Brasile più forti di sempre. Controversa, invece, la sua esperienza da presidente del Vasco, che retrocede per la prima volta sotto la sua reggenza, ma anche una seconda. Nato 69 anni fa, esatti, muore l'8 gennaio del 2023 per un tumore al colon.
