Le probabili formazioni di Villarreal-Dinamo Kiev: spagnoli vicini ai quarti di finale

Si chiuderà in serata il programma degli ottavi di finale di Europa League con la disputa delle gare di ritorno: all'Estadio de la Cerámica scendono in campo Villarreal e Dinamo Kiev (calcio d'inizio alle ore 21) in un duello che sulla carta sembrerebbe già chiuso visto il 2-0 ottenuto dagli spagnoli nella sfida disputata la scorsa settimana all'Olimpiyskiy. I gol di Pau Torres e Albiol spingono il "Sottomarino Giallo" verso i quarti di finale, ma ci sono ancora 90' tutti da vivere: dirigerà l'incontro lo svedese Andreas Ekberg.
COME ARRIVA IL VILLARREAL - Il successo ottenuto in Ucraina dà una certa tranquillità alla selezione iberica in vista della partita di questa sera, ma nel calcio le sorprese sono dietro l'angolo e dunque bisognerà fare massima attenzione fino all'ultimo minuto: gli uomini di Unai Emery hanno un bilancio perfetto in casa in questa edizione del torneo, quattro vittorie su quattro con ben 14 reti realizzate (5 al Sivasspor, 4 al Maccabi Tel Aviv, 3 al Qarabag e 2 al Salisburgo). Rispetto a sette giorni fa mancherà il portiere Rulli, sostituito da Asenjo, mentre è in dubbio la presenza di Pau Torres al centro della difesa: in caso di forfait, Foyth scalerà in mezzo con Jaume Costa sulla corsia di destra. Il modulo sarà il 4-3-3 con Chukwueze, Alcacer e Gerard Moreno in avanti.
COME ARRIVA LA DINAMO KIEV - Prima nel massimo campionato ucraino con quattro punti di vantaggio sui rivali dello Shakhtar, la compagine allenata da un'autentica leggenda del calcio europeo come Mircea Lucescu (75 anni) rischia di abbandonare la competizione continentale: servirà un'impresa per ribaltare il risultato dell'andata e gli uomini per provare il miracolo sono davvero contati. Assenti Baluta, Verbic, Kostevych, Burda e Neshcheret: si viaggia verso la conferma del 4-2-3-1 dell'andata, ballottaggio al centro della difesa tra Popov e Syrota (quest'ultimo non è al meglio fisicamente) mentre in attacco agirà Besedin sostenuto da Tsygankov, Buyalskiy e Rodrigues.
