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Le pagelle dell'Iran - Mohammadi travolto, Azmoun-Taremi impalpabili. Ghoddos dà la scossa

Le pagelle dell'Iran - Mohammadi travolto, Azmoun-Taremi impalpabili. Ghoddos dà la scossa
© foto di Insidefoto/Image Sport
martedì 29 novembre 2022, 22:14Qatar 2022
di Tommaso Maschio

Beiranvand 6- Non sempre sicuro negli interventi, specialmente in uscita anche se non deve compiere grandi interventi visto che spesso le punte statunitensi gli tirano addosso. Sul gol non può nulla.

Rezaeian 6- Robinson è un cliente difficile e nel primo tempo lo soffre parecchio, pur concedendogli lo stretto necessario. Nella ripresa è più propositivo e dal suo piede partono diversi cross pericolosi per i compagni. Gara a due facce.

M. Hosseini 5,5- Sergent è un cliente complicato e lui ne soffre il movimento per tutto il primo tempo, come soffre le altre punte che si muovono per vie centrali tanto che nel finale di prima frazione si fa scappare Weah che però viene pescato in fuorigioco. Ripresa più tranquilla.

Pouraliganji 6- Per tutto il primo tempo soffre come tutto l’Iran che non sembra essere sceso in campo. Cerca con l’esperienza di sopperire al diverso passo con gli avversari. Nella ripresa migliora, inizia anche a impostare l’azione con più precisione e tranquillità e nel finale sfiora anche il gol del pari che sarebbe valso la qualificazione.

Mohammadi 4- Gara di infinita sofferenza per il terzino che deve fronteggiare due dei giocatori più in palla degli USA come Dest e Weah. Fatica a prendere le misure a entrambi e dal suo lato si crea una voragine che favorisce gli avversari come dimostra l’azione del gol di Pulisic. Serata da dimenticare che si chiude con un infortunio muscolare. dal 45’ Karimi 6- Entra per dare una mano al centrocampo in sofferenza e svolge il suo compito con attenzione, anche senza mai accendersi veramente. Gara ordinata, ma senza slanci degni di nota.

Gholizadeh 5,5- L’uomo che dovrebbe fare da raccordo fra centrocampo e attacco, agendo anche da terzo nel tridente. Costretto soprattutto in difensiva dalla pressione avversaria fatica a mostrarsi in avanti e quando lo fa non è troppo preciso. Migliora un po' nella ripresa quando dalla destra arrivano le azioni più pericolose. dal 77’ Ansarifard 5,5 - Nel finale deve dare maggior spessore all’attacco negli assalti per il pari, ma è ben controllato dai centrali difensivi statunitensi che non gli danno modo di rendersi pericoloso.

Nourollahi 5- Fatica moltissimo in mezzo al campo a prendere le misure agli avversari e in particolar modo a McKennie che lo sovrasta in lungo e in largo. Male anche in fase di costruzione dove non riesce mai a trovare linee pulite per servire i compagni. dal 70’ Torabi 5,5- Porta un po' di freschezza sulla corsia sinistra anche se non riesce a incidere sul gioco offensivo dei suoi che si rivela a lungo sterile.

Ezatolahi 5,5- Primo tempo nel frullatore del centrocampo statunitense, cresce nella ripresa quando ha maggiore libertà di impostare anche scendendo in mezzo ai due centrali di difesa, ma i suoi lanci sono spesso fuori misura.

Hajsafi 5,5- Un po' mezzala un po' ala, si accentra e si allarga a seconda delle necessità anche se non riesce a dare adeguata copertura a Mohammadi sulla corsia di competenza. Uno dei più vivi quando l’Iran, soprattutto nella ripresa, prova a creare pericoli. Ma non raggiunge la sufficienza.
Dal 70’ Jalali 6- Si piazza a sinistra in difesa controlla le rare folate offensive degli avversari e cerca di dare una mano in avanti, ma con poco costrutto.

Taremi 5,5- Lotta contro i centrali difensivi avversari, da solo nella ripresa per l’assenza del compagno di reparto. Cerca di trovare lo spunto giusto in avanti, ma non riesce mai a incidere né sui palloni alti né in quelli bassi. Stanchissimo resta in campo fino all’ultimo perché l’Iran non può fare a meno anche di lui, ma non è la sua migliore versione.

Azmoun 5- Ha pochissimi palloni giocabili in avanti e fatica a tenere alta la squadra e duettare con il compagno Taremi. Praticamente sempre anticipato dalla difesa nordamericana. dal 46’ Ghoddos 6- Il più vivace, l’uomo che va maggiormente vicino al gol, in ben due occasioni, e che alla fine deve rammaricarsi perché con più precisione adesso starebbe festeggiando gli ottavi di finale. Forse avrebbe meritato più spazio in un Iran che davanti fatica tantissimo.

Allenatore Queiroz 5- Nel primo tempo la sua squadra non c’è, non riesce a prendere le misure all’avversario, non riparte e finisce sovrastata dagli USA in ogni parte del campo. Con i cambi nella ripresa sistema qualcosa, anche se la perdita di Azmoun è grave, e la squadra inizia a giocare meglio, ma non basta. Forse le tante tensioni e polemiche di questi giorni gli hanno tolto anche quella lucidità che lo ha sempre contraddistinto perché le scelte iniziali e l’approccio non convincono.

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