Atalanta-Juventus, la finale: dall'addio di Gomez alla coppa, l'Atalanta baila anche senza il Papu

Sembra essere passata un'eternità. L'addio in una mattinata invernale, destinazione Siviglia, dopo un mese intero di polemiche. La storia d'amore tra il Papu Gomez e l'Atalanta è terminata nel peggiore dei modi, quando nessuno avrebbe mai ipotizzato: un saluto frettoloso a causa di un rapporto deteriorato da una litigata per un'indicazione non rispettata. Tutti, addetti ai lavori e non, si domandarono se quel punto di rottura avrebbe inciso così tanto sul futuro atalantino. L'anima argentina, la garra di un capitano che stava abbandonando la nave, seppur a malincuore. I risultati però hanno smentito tutti, alla fine la banda del Gasp ha bailato anche senza il Papu.
L'INIZIO DELLA FINE - Il rapporto probabilmente non era più quello di una volta, lo stesso Gasperini aveva pizzicato il Papu sulla questione allenamenti. La rottura c'è stata nel match contro il Midtjylland: Gomez si è rifiutato di spostarsi in un'altra zona del campo, Gasperini non l'ha presa benissimo. Quello che è successo nello spogliatoio del Gewiss Stadium non è dato saperlo, ma di sicuro i due non hanno avuto un confronto dai toni tranquilli. Da quel momento in poi le esclusioni punitive, gli allenamenti con la Primavera e tante panchine, passando proprio per la sfida dello Juventus Stadium in cui l'argentino ha pensato bene di canticchiare l'inno dei bianconeri. Non solo, il botta e risposta è avvenuto pure per mezzo social, con el Diez degli orobici pronto a scatenare un vespaio. Separazione inevitabile visto il mercato di gennaio e addio a uno dei simboli di questa squadra.
GASP SI AFFIDA A RUSLAN - La mossa, seppur rischiosa, alla lunga ha pagato. L'allontanamento e addirittura la cessione del Papu ha dato un segnale forte e chiaro: nessuno è incedibile. Da quel momento in poi Gasperini ha rimesso al centro della squadra e del progetto Ruslan Malinovskyi, autore di una seconda parte di stagione incredibile. L'ucraino si è caricato sulle proprio spalle la squadra, nel momento più complicato è riuscito a suon di gol e prestazioni a far ricredere tutti. Gli orobici hanno completamente cambiato modo di giocare, sono riusciti ad esprimere un calcio differente e in alcuni casi più concreto. E Gasperini si affiderà proprio all'ucraino per scardinare la difesa bianconera in vista di una finale dal sapore storico.
