Cagliari, il leone Pavoletti è l'emblema della rimonta salvezza

Fin dal suo arrivo a Cagliari, ovvero nel momento di maggiore difficoltà vissuta in questa stagione dai rossoblù, Leonardo Semplici ha preferito puntare sull'affidabilità dei senatori per rimettere in carreggiata un gruppo in cerca di certezze, per consentire ai tanti giovani in rosa di rendersi utili alla causa senza troppe pressioni. Una mossa che, numeri alla mano, ha pagato: serviva l'esperienza per vincere la paura di sbagliare, in una situazione dove ogni pallone era pesante più del dovuto. E il volto del riscatto del Cagliari in festa per la salvezza anticipata è senza dubbio quello di Leonardo Pavoletti. Il centravanti livornese, reduce dal doppio infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro occorsogli durante la passata stagione, quest'anno si è trovato davanti a un bivio: tornare a essere il Pavoloso idolatrato dai tifosi, ritrovando brillantezza e gol, oppure rassegnarsi alle difficoltà causate dagli infortuni e fare la fine di tanti suoi colleghi che hanno chiuso la propria carriera in anticipo per via dei problemi fisici.
IL LEONE HA DISTRUTTO LE SBARRE – Ebbene, dopo qualche prova al di sotto delle aspettative, la risposta del 32enne livornese è arrivata sul campo. Chiuso come un leone in una gabbia dorata, il buon Pavoletti ha patito la gestione Di Francesco, che lo ha relegato fin da subito al ruolo di centravanti di riserva, utile soltanto per tentare l'assalto in caso di necessità negli ultimi minuti di gara. A differenza di quanto fatto da Semplici, che ha invece immediatamente puntato sulla voglia del suo omonimo di riprendersi il suo posto da attore protagonista nella storia presente del Cagliari. I tre 3 gol arrivati nelle 14 partite con il tecnico fiorentino in panchina ne sono la prova, ma è il peso specifico di queste reti che spiega bene l'importanza di Pavoletti in questa salvezza: Crotone, Parma e Benevento, ossia le tre gare decisive per l'impresa targata Semplici. E tutte con il suo marchio di fabbrica, quel colpo di testa che gli ha permesso di rompere la gabbia in cui era stato rinchiuso nella prima parte di stagione: se il Cagliari si è salvato con una rimonta incredibile, gran parte del merito va ascritto a Semplici e Pavoletti. Due leoni toscani, uno di Livorno e l'altro di Firenze, che hanno unito le loro forze per garantire ai rossoblù un'altra, preziosissima stagione in Serie A.
