Cinque mesi e un mercato dopo, Pellegrini torna in campo con la Roma

Lorenzo Pellegrini torna protagonista e lo fa nel derby. La grande novità nelle scelte di formazione di Gian Piero Gasperini per la sua Roma riguarda l’ex capitano, schierato da titolare sulla trequarti con l’obiettivo di andare a pressare il regista della Lazio, Nicolò Rovella.
Cinque mesi (e un mercato) dopo. Per Pellegrini, che nel corso dell’estate si è operato per risolvere in via definitiva i problemi tendine e poi al naso, si tratta della prima partita in questa stagione. L’ultima con la maglia della Roma risale a maggio dello scorso campionato, una sfida con la Fiorentina vissuta - quella sì - con la fascia da capitano al braccio.
Le parole di Gasperini. La scelta da titolare, complice ovviamente l’assenza di Paulo Dybala (e quella di Bailey) arriva dopo una conferenza stampa in cui il tecnico giallorosso si è soffermato lungamente sul centrocampista: “Per me è un giocatore forte, anzi, potenzialmente molto forte. Vale un po’ lo stesso discorso che ho fatto per Koné l’altra volta. Però contano le prestazioni: fisicamente è fuori da mesi. È una partita che va anche un po’ oltre, ma lui si sta allenando da tempo, è inserito in squadra, non ha problemi di inserimento, ha fatto partitelle e lavori con il gruppo. Quando è il momento di giocare? Non lo so. Domani? Perché no. Fisicamente sta bene. Se dall’inizio o a gara in corso non lo so, ma può giocare. Quanto dura? Non lo so. Cosa mi aspetto da Pellegrini? Che, oltre alle sue qualità, diventi un atleta completo, un giocatore di alto livello, perché ha potenzialità altissime. Perché non lo è stato finora? Non lo so, forse a tratti, qualche anno fa. È un nazionale, seguito anche dal ct Gattuso. Però servono altre prestazioni, altri valori, condizione. Ha 29 anni: perché non dovrebbe avere condizione, correre, fare tutto ciò che serve? Può farlo, può fare tutto. In quel ruolo più avanzato è più forte. Domenica ha giocato El Aynaoui lì, forse ha ancora bisogno di tempo o forse è più adatto a un altro ruolo. Lì possono giocare anche Pisilli o Cristante: ricordo che Cristante all’Atalanta fece 13 gol in un anno. Pellegrini ha tutte le caratteristiche, ma devo verificare una cosa: lo recupero io da solo? Va bene per la società? Va bene per il pubblico? Perché se ormai non è più accettato dalla piazza o dalla società, non posso farlo. Se invece lo recuperiamo tutti insieme, perché ci serve, avremo un giocatore di livello. A me serve il miglior Pellegrini. Altrimenti diventa un problema, e allora andrò su un altro giocatore. Io in questo momento devo recuperare tutti: quelli meno considerati e quelli più considerati. E guardo le prestazioni: chi serve gioca".
