Cosa ha lasciato intendere Sarri al mondo Lazio nell'intervista fiume di lunedì?

Venerdì dovrebbe essere presentato dalla Lazio in conferenza stampa, ma intanto Maurizio Sarri le sue prime parole da allenatore della Lazio le ha pronunciate lunedì sera in diretta a Sportitalia. Una lunga intervista in cui il tema biancoceleste è stato sfiorato poche volte. Nonostante ciò, qualche indicazione importante il tecnico della Lazio l'ha fornita. Ecco gli spunti principali:
Serve un'accelerata sul mercato - Non si scappa, servono gli acquisti per trasformare il 3-5-2 di Inzaghi nel suo 4-3-3. Soprattutto gli esterni d'attacco, "che non ci sono in rosa", ha sottolineato il tecnico. Uno è Felipe Anderson, che tornerà a Formello tre anni dopo il suo addio: oggi il suo agente, Bertolucci, atterrerà a Roma. Poi ne dovrà arrivare un altro, il cui acquisto dipende dalla cessione di Correa (Psg o Tottenham): Brandt è il preferito di Sarri mentre Sarabia può arrivare in ottica di uno scambio con il Psg con il Tucu. Insieme a loro, completeranno il pacchetto di ali i due giovani talenti: Raul Moro, classe 2002 quest'anno in Primavera, e Luka Romero, classe 2004 preso a zero dal Maiorca.
Lazzari non andrà via - Si parlava di una sua possibile cessione, per incompatibilità nel 4-3-3 di Sarri. Invece il tecnico l'ha blindato: "Uno dalla sua gamba può giocare ovunque". Un'investitura, un messaggio chiaro: Lazzari rimarrà e sarà centrale nel nuovo ciclo biancoceleste. Il ruolo? Terzino destro alla Cuadrado e - all'occorrenza - esterno d'attacco.
L'importanza del lavoro campo - "Ho bisogno di lavorare sul campo a 360°". E su questo, conoscendo il modus operandi di Lotito e Tare, non avrà problemi: la dirigenza biancoceleste è solita lasciare carta bianca ai propri tecnici sulle questioni calcistiche. Nessun interferenza, dunque. E soprattutto nessun compito che vada oltre le mansioni di un allenatore.
Vuole una squadra concentrata, attenta e disposta a seguirlo - È fondamentale che i giocatori capiscano subito con chi hanno a che fare, comprendano in breve tempo la sua idea di calcio. E soprattutto diano massima disponibilità a Sarri, che "vuole divertirsi e vedere una squadra che gioca il calcio che piace a me". Chiaro il suo motto, che i giocatori dovranno imparare e rispettare: "Lavorare tanto durante la settimana per divertirsi la domenica".

