Da Vecino (via) a Romagnoli e Pedro: Lazio, come cambia il piano rinnovi senza Europa

La mancata qualificazione all'Europa segna un punto di svolta nella programmazione estiva della Lazio. L’addio (quasi) certo di Marco Baroni, unito all’esclusione dalle competizioni europee, obbliga la società a rivedere piani e strategie, a partire dalla gestione dei rinnovi contrattuali. I circa 15 milioni di euro che sarebbero arrivati dall’accesso alla Conference League non entreranno nelle casse biancocelesti, condizionando inevitabilmente le scelte future.
Tra le prime conseguenze c'è l’addio ormai certo di Matias Vecino: il centrocampista uruguaiano, in scadenza e con 34 anni da compiere ad agosto, saluterà dopo tre stagioni. In bilico anche i rinnovi di Alessio Romagnoli e Adam Marusic, mentre per Pedro, che vedrà scadere il proprio contratto a giugno, esiste una base d’intesa per proseguire, ma resta da trovare un accordo economico sostenibile per il club.
Senza le entrate delle coppe e senza una guida tecnica definita, Lotito e Fabiani sono chiamati a rivedere profondamente il progetto. Il mercato in uscita sarà centrale per garantire sostenibilità e provare comunque a costruire una rosa competitiva, pur in un’estate che si preannuncia piena di incognite.

