Dall’idillio post Ancelotti alla crisi in corso. La Juve sfida clou: l’avventura di Gattuso al Napoli

È quasi una serata da fuori o dentro per Gennaro Gattuso. Improbabile che il Napoli cambi effettivamente il proprio allenatore a stagione in corso, ma il tecnico si gioca tantissimo nella sfida contro la Juventus. Le due sconfitte consecutive contro Genoa e Atalanta, tra campionato e Coppa Italia, hanno infatti acuito una crisi dapprima intravista a metà dicembre e poi inaugurata proprio dalla sfida contro i bianconeri, in quel caso in Supercoppa. Tanto che, pur se magari non lo sarà, la gara di oggi somiglia tanto all’ultima spiaggia di un’avventura iniziata a dicembre 2019 e che sembrava destinata a ben altro epilogo.
Subentrato al maestro Ancelotti. E questo ha fatto storcere il naso dopo le recenti uscite contro i sondaggi di De Laurentiis, dato che in fin dei conti proprio Gattuso è arrivato a Napoli a stagione in corso, al posto di quello che è stato suo mentore da calciatore. Se oggi gli azzurri sembrano in crisi, bisogna fare un deciso passo indietro: quando Ringhio arriva nel Golfo, la squadra vive un momento drammatico. È reduce dall’ammutinamento e dal caos multe, i rapporti con Ancelotti sono ai minimi termini, ma soprattutto la squadra non vince. Gattuso arriva dopo il 2-1 interno subito contro il Parma. La vittoria precedente in campionato risale addirittura a due mesi prima, 2-0 sempre in casa al Verona. Da lì, otto partite senza mai trionfare, Insigne & Co precipitati dal quarto al nono posto.
Sembrava un idillio. Approdato all’allora San Paolo, il tecnico calabrese inizialmente fatica a mettere in ordine le cose: quattro sconfitte nelle prime cinque uscite di campionato. Proprio la Juve, però, rappresenta una svolta: alla ventunesima giornata, Gattuso batte Sarri 2-1. È il primo abbraccio di quella che sembra a tutti gli effetti una luna di miele: il Napoli scala posizioni, arriva al lockdown al sesto posto e dopo aver fermato il Barcellona. Alla ripresa, ancora meglio: alza subito un trofeo, battendo la Juventus in finale di Coppa Italia. Chiude settimo: non benissimo, ma a un certo punto pareva un disastro in corso. De Laurentiis è stregato: si inizia a parlare di rinnovo e anzi l’impressione è che ad avere dubbi sia proprio Gattuso, non certo il presidente. Un discorso che prosegue in avvio di campionato: al netto della gara non giocata con la Juve, il Napoli mette in fila sette vittorie nelle prime nove partite di Serie A. Zero dubbi, c’è anche l’accordo sul rinnovo che finisce in un cassetto, solo da ufficializzare. Poi, ci rimane anche: le assenze di Osimhen e Mertens complicano la vita, il doppio Fassopasso falso con Inter e Lazio in campionato insinua dubbi. Il modulo torna a non convincere: una delle chiavi per risollevare la squadra era stata salutare il 4-4-2 tentato da Ancelotti per passare al 4-3-3. Il ritorno al 4-2-3-1 fa intravedere vecchi e nuovi fantasmi. A ogni abbozzo di ripresa fa seguito un inciampo. Oggi, forse, la sfida più complicata.
