Di Maria e il nodo contratto: per Ronaldo la Juve ha già rinunciato al Decreto Crescita

La durata dell'ingaggio come tema centrale delle trattative fra la Juventus e Angel Di Maria. Domani è in programma un incrocio chiave fra la dirigenza bianconera e l'entourage del Fideo, a Londra per Italia-Argentina: sarà un summit decisivo per capire se affondare o meno, in un futuro che può essere insieme, ma non a lunghissima scadenza. L'ormai ex Paris Saint-Germain ha infatti in programma di rientrare in patria, e anche nella notte italiana ha specificato di voler chiudere la propria carriera con la maglia del Rosario Central, il club che lo ha lanciato dalle giovanili alla chiamata del Benfica nel lontano 2007. Anche per questo, Di Maria vorrebbe un contratto annuale: una soluzione che alla Juventus non conviene più di tanto, perché non consentirebbe di approfittare dei benefici fiscali derivanti dal decreto crescita.
Cosa risponderà la Signora? Vi sono da capire quali siano i piani della Vecchia Signora: per il regime fiscale di favore, è necessario stipulare almeno contratti biennali. Quello che la Juve, racconta radiomercato, ha provato più volte a sottoporre a Di Maria. Se l'idea del giocatore resterà questa, a Torino dovranno decidere se chiudere comunque, e godersi a caro prezzo - su un netto da 7 milioni, la differenza è presto fatta: al lordo si passa da 10 a 14 annui - il canto del cigno di un'autentica stella del futbol mondiale. Un precedente illustre, in questo senso, vi sarebbe: in passato la Juve ha già rinunciato ai benefici derivanti dal decreto crescita, pur di arrivare a Cristiano Ronaldo.
Il precedente. Il portoghese, difatti, optò per la flat tax, che gli consentiva di pagare 100 mila euro all'anno per tutti i suoi guadagni esteri: una scelta che ha impedito il ricorso al decreto crescita alla Juventus, a quel punto "costretta" a versare per intero le tasse derivanti dal lauto contratto di CR7. Ora, fatte le dovute differenze tra i due calciatori - comunque di livello planetario - e detto che si potrebbe ancora provare a convincere Di Maria su un biennale, la Juve è al bivio: rispetto al 2018, ha già cambiato corso e modus operandi sulle proprie scelte di mercato e di contratti. Ronaldo è stato il picco a cui sono seguiti, complice la pandemia, bilanci molto più complicati da maneggiare: i bianconeri rifaranno la stessa scelta, o questa volta conti e tasse imporranno la loro logica?
