Dzeko da 8 in pagella, ma la sua partenza è peggiore (in gol) dell'anno scorso

Edin Dzeko è uscito fra applausi scroscianti da San Siro, dopo la grandissima prestazione contro il Viktoria Plzen. Da otto in pagella, con aperture straordinarie, gol ma anche intelligenza tattica quando è riuscito ad abbassarsi sul gol di Mkhitaryan. Ovazione quindi meritata da parte del pubblico, visto che il passaggio del turno è anche merito della sua doppietta, prima sull'assist di Dimarco e poi sul passaggio di Lautaro. Con il ritorno di Romelu Lukaku è possibile che ci sia meno spazio per lui, ma forse non è poi così un male.
Peggio dell'anno scorso.
Realizzativamente Dzeko, a fine ottobre scorso, aveva già messo in carnet 10 gol - in tutte le competizioni - cioè ben oltre il 50% di quanto segnato poi in totale, cioè 17. Probabilmente il bosniaco non può avere un rendimento costante per 40-50 partite, ed è anche comprensibile alla sua età, visto che compirà 37 anni nel 2023. Però dall'altro lato avere una carta in più, quando Lukaku non c'è, assomiglia a un jolly. Lo si è visto anche nel momento dell'entrata del belga, la ciliegina sulla torta con il gol griffato sull'imbucata di Correa.
Probabile addio a fine stagione.
Dzeko andrà in scadenza a giugno e non difficilmente verrà confermato, più che altro per uno stipendio (molto alto) che percepisce. Come bomber di riserva, però, sembra il giocatore perfetto anche per una squadra di alta classifica.
