Empoli, il boccone amaro di una retrocessione accolta con grande dignità

Retrocessi ma senza fare drammi
Come è giusto che sia l'Empoli si lecca le ferite. La delusione è tanta e ci vorrà qualche giorno prima che possa affievolirsi, in società e tra i tifosi. Una retrocessione è sempre amara, porta con sé una serie di rimpianti e di condizionali. E giocoforza deve essere analizzata, studiata, incassata. Tuttavia, qui a Empoli si è abituati diversamente rispetto ad altre piazze: niente isterismi, niente drammi, si ritiene semplicemente che una retrocessione possa essere nell'ordine delle cose. La società del presidente Corsi ripartirà, come sempre, per costruire un nuovo ciclo vincente.
Una partita in cui ha prevalso la pressione
L'Empoli non ha saputo trovare le energie positive giuste nel corso della partita più importante. Il gol iniziale del Verona e, molto probabilmente, i risultati dagli altri campi, hanno messo ulteriormente pressione a una squadra già tesa, che ha sempre dimostrato, durante il corso di questo campionato, di soffrire di personalità dopo aver subito un gol. Il pareggio di Fazzini, arrivato quasi allo scadere del primo tempo, aveva riacutizzato l'entusiasmo ma nel corso della ripresa gli azzurri hanno fatto troppo poco per portarsi avanti. Al cospetto di un Verona ben messo in campo e attento difensivamente. Il gol di Bradaric ha definitivamente tagliato le gambe all'Empoli, che pur volenteroso non è riuscito mai a portare pericoli alla porta veronese.
Una retrocessione frutto di diverse situazioni negative
Se analizziamo l'intero campionato e non ci soffermiamo solo sull'ultimo match, l'Empoli ha dovuto fronteggiare una situazione di grande emergenza. Tanti infortuni, che hanno colpito alcuni uomini chiave e che non hanno mai permesso a D'Aversa di schierare la formazione migliore. A gennaio la società ha acquistato solo un attaccante (Kouamé) e non ha saputo sopperire a tali assenze. Si è affidata a giovani volenterosi ma probabilmente ancora acerbi. Ed è stata probabilmente la poca propensione a gestire la tensione ad aver portato a questo epilogo. L'Empoli volterà pagina, come sempre, partendo dalla propria identità e dai propri giovani. Con un tecnico nuovo, con idee nuove. Lo farà con grande dignità e serenità, perché dalle ceneri l'Empoli è sempre risorto in un modo o nell'altro.
