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Briaschi: "Juve, ai miei tempi serviva la giacca. E Boniperti esigeva i capelli corti"

ESCLUSIVA TMW - Briaschi: "Juve, ai miei tempi serviva la giacca. E Boniperti esigeva i capelli corti" TUTTO mercato WEB
venerdì 2 aprile 2021, 19:23Serie A
di Lorenzo Marucci

Massimo Briaschi commenta il momento delicato della Juve e racconta anche alcuni aneddoti del suo periodo bianconero (anni Ottanta) quando il club esigeva il rispetto assoluto delle regole comportamentali. Non si poteva sgarrare, anche nel modo di vestire. "Parlando dell'episodio a casa di McKennie dispiace perchè pare quasi che per qualche categoria di persona il problema non esista - dice a Tuttomercatoweb.com - il dispiacere è doppio se poi penso che Dybala è anche testimonial nella lotta al Covid. E' vero anche che ha chiesto scusa ma devono crescere, diventare uomini e capire che non tutto è dovuto. La Jue comunque ha un regolamento interno e saprà cosa fare, intanto non li ha convocati per domani. Il momento è sbagliato e oltre al discorso sociale visto che c'è ancora gente che muore, c'è anche quello sportivo. La Juve è a dieci punti dalla prima in classifica e non è il caso di fare feste... Capisco che tutti abbiamo voglia di fare quel che facevamo prima ma non si può e bisogna prenderne atto".

La Juve ai suoi tempi era più attenta al controllo dei calciatori?
"Ai miei tempi c'era Boniperti presidente e gestiva tutto, bastava uno sguardo. Se andavi in sede e non avevi la giacca o il vestito ti sentivi fuori posto. Oggi sono cose forse superate, vedo giocatori che si presentano in ritiro in ciabatte o pantaloni corti, cose impensabili ai miei tempi. E' cambiato il mondo... Una volta, quando ancora non c'erano gli agenti, dovevo andare da Boniperti per discutere il contratto. Il ds Morini il giorno prima mi disse di tagliarmi i capelli perchè il presidente avrebbe voluto così. Mi tagliai i capelli che a me parevano corti . Vado da Boniperti e per prima cosa dopo avermi salutato mi fa: "Tagliati i capelli..." Per dire come tirava l'aria. Tante cose di adesso erano impensabili, c'era più rispetto dei ruoli".

Parliamo anche del derby...
"Per tutte e due le squadre è importantissimo, Juve no può perdere altri punti, il Tor neanche. Da dentro o fuori. Credo che la qualità sarà determinante e penso che la Juve possa portare a casa la gara, anche se è un match senza pronostico".

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