Fabrizio Maffei: "Galeazzi maestro. Il primo a fare le interviste dentro gli spogliatoi"

Legatissimo a Gian Piero Galeazzi scomparso oggi all'età di 75 anni, è stato senza dubbio Fabrizio Maffei che adesso a Tuttomercatoweb.com ricorda così il popolare giornalista: "Ha rappresentato una grande fetta della mia vita professionale e non solo. Sono entrato a collaborare con la Rai nel '76 e lui già era Bisteccone, soprannome che gli fu dato da Gilberto Evangelisti ai tempi della radio. E' stato un maestro pur non avendo propensione all'insegnamento. Ha segnato un'epoca e noi giovani ci siamo ispirati a lui per il suo modo spregiudicato con cui sapeva violare certe regole sacrali dello spogliatoio. E' stato il primo a entrare negli spogliatoi con telecamere e microfono e fare un certo genere di interviste per cui lui è diventato celebre. Per fare alcuni esempi, l''intervista a Maradona dopo lo scudetto e in Messico mentre gli corre dietro dopo la conquista della Coppa e gli dice: Diego, Diego così si gioca solo in Paradiso". Era un gran personaggio, in redazione e a tavola. Era un piacere lavorarci"

In particolare a cosa è legato a Galeazzi?
"Mi lega proprio il mondiale dell'86 in Messico perchè lavoravamo a stretto contatto di gomito: eravamo inviati del TG1 e io facevo le telecronache e lui i servizi e il bordo campo. In occasione della finale lui non aveva il pass per entrare in campo anche perchè l'Italia era stata eliminata ma non si sa come lui riuscì a entrare in campo indossando un gilet da fotografo di colore diverso da tutti gli altri. Se ad esempio i fotografi argentini ne avevano uno arancione e gli inglesi gialli, lui aveva un gilet rosso e spiccava con questo colore con la sua mole. Eppure riuscì a fare il suo lavoro senza che nessuno gli dicesse niente e fece anche l'intervista del secolo a Diego mentre Maradona correva esultante . Gli fece dire che quel titolo per Napoli e i suoi connazionali. E' rimasta nella memoria della gente e di noi colleghi".