Fiorentina in emergenza, Palladino: "Tengo porticina aperta per Kean e Gudmundsson"

Giornata di conferenza stampa in casa Fiorentina, col tecnico Raffaele Palladino che prende la parola per presentare la sfida contro il Bologna di Vincenzo Italiano. Per l'occasione, viola in emergenza totale viste le assenze per infortunio di Kean e Gudmundsson per infortunio e le squalifiche di Beltran e Zaniolo.
Ore 15.00, inizia la conferenza stampa
Per l'attacco recupererete qualcuno?
"Sapete dell'emergenza che abbiamo davanti, anche per le squalifiche. Moise e Albert hanno fatto stamani una piccola parte di lavoro con la squadra, dopo essere stati tutta la settimana fuori. Vedremo domani, devo capire come risponderanno, quali sensazioni avranno, sono valutazioni che faremo di ora in ora. Eventualmente ci saranno dei ragazzi (della Primavera, ndr) a disposizione. La squadra è pronta anche a queste emergenze, ci abbiamo lavorato. Kean e Gudmundsson hanno avuto più o meno lo stesso problema col Betis, poi il recupero è soggettivo. Mi tengo una porticina aperta per entrambi".
Il gruppo come sta?
"Sento la responsabilità verso società e tifosi, ma anche verso me stesso e lo staff. Abbiamo fatto un percorso tutti insieme, le ultime 2-3 partite con l'uscita dalla Conference sono state delle mazzate per noi. E' stata una settimana delicata, negativa, che ci ha tolto qualcosa. Però in questo momento il gruppo è unito, rema dalla stessa parte, è un gruppo sano, solido e competitivo. Abbiamo 6 punti a disposizione, vogliamo dare un senso importante al campionato. C'è la possibilità di entrare nelle coppe e vogliamo giocarcela fino all'ultimo secondo di questa campionato".
Dopo Venezia Pradè ha parlato di riflessioni da fare... Coinvolgeranno anche lei?
"Dopo le vittorie e le sconfitte vanno sempre fatte delle riflessioni, normale. Soprattutto dopo le sconfitte. Io non sono stato chiamato in causa, ho cercato di lavorare con la squadra, di stare concentrato, di recuperare le energie fisiche e mentali e la settimana è stata buona. Credo che a questa partita la squadra arrivi fortemente motivata e i ragazzi ce la metteranno tutta".
La partita col Bologna sarà una sfida piena di significati...
"Faccio i complimenti al Bologna per la vittoria in Coppa Italia, alla società, ai dirigenti, a Italiano e ai calciatori. Sul clima che ci sarà, posso dire che arriviamo da una settimana che nessuno si augurava, ma a volte in queste difficoltà si deve tirare fuori il massimo. Affrontiamo una squadra con grande entusiasmo, noi veniamo da una sconfitta e da un'eliminazione. Dobbiamo avere motivazione e ambizione, oltre a carica agonistica. Abbiamo il dovere, l'obbligo e l'ambizione di arrivare forti mentalmente a questa partita. Sono sicuro che i ragazzi daranno il massimo".
Il dg Ferrari ha detto che la sua non sarà l'unica conferma... Avete già individuato giocatori che potrebbero restare anche in futuro per creare un blocco di base?
"Per quanto riguarda tutte queste situazioni di mercato, con la società ci siederemo e parleremo analizzando tutto quello che serve. In questo anno la società ha potuto vedere chi ha reso, chi non è riuscito ad esprimersi, chi ha avuto difficoltà nella prima parte e chi nella seconda. C'è un'analisi di tutto, so che la società ha lavorato in questo periodo in questo senso ma oggi i discorsi sono prematuri. Io penso al bene della Fiorentina ed il bene della Fiorentina è essere concentrati in queste ultime due partite perché da qui passa il futuro della Fiorentina".
Senza qualificazione, quale sarebbe il suo giudizio sulla stagione?
"Vediamo come finiremo, vediamo come andranno queste due partite. Io ringrazio il presidente, con me è sempre stato disponibile e umano, e ringrazio la società per tutto quello che è stato fatto. Vediamo come finiamo. C'è amarezza per l'eliminazione in Conference, volevamo arrivare in fondo ma abbiamo affrontato una grande squadra e accettiamo il verdetto. Ora vogliamo qualificarci alle coppe europee, sarà difficile ma ci proveremo fino alla fine".
Come si spiega il calo in questo finale di stagione?
"Non credo sia mancato lo spirito dei ragazzi. Spirito, voglia e competitività i ragazzi ci sono sempre stati. E non sono d'accordo sul fatto che la squadra è scomparsa nel secondo tempo contro il Betis, era una gara molto aperta. Siamo arrivati al momento clou con tante assenze, soprattutto in certi ruoli, e con situazioni un po' strane come la situazione familiare di Moise e il problema di Dodo. Io non sono uno che parla di sfortuna, ma arrivare nel momento importante della stagione e aver perso elementi importanti di certo non ci ha aiutato".
E' mancata crescita mentale con le piccole? C'è rammarico per non aver trovato un'identità precisa?
"La nota dolente è quella, dei risultati con le piccole. A fine stagione mi siederò con lo staff e i ragazzi e cercheremo di capire cosa è andato bene, cosa non ha funzionato e cose si deve fare meglio. Cercheremo sempre di migliorare, questo è un aspetto su cui voglio migliorare la prossima stagione. Sull'identità, la squadra è stata bravissima a trovarla: abbiamo cambiato tanto, anche per le situazioni che si sono create in stagione. E questa squadra non ha mai perso l'identità pur vivendo tanti cambiamenti".
Dopo tre partecipazioni in Conference League, c'è la sensazione che ci sia stato uno stop nel percorso di crescita?
"Credo che i percorsi che una società deve fare sono quelli di crescita costante, sempre. Quest'anno ci sono stati tanti cambiamenti, c'è stata una rivoluzione all'interno del gruppo squadra con 19 giocatori cambiati. La cosa importante è ora individuare un gruppo solido e da lì ripartire con forza, coraggio e ambizione. Solo mantenendo un gruppo solido a cui aggiungere altri valori puoi costruire, puoi alzare il livello per arrivare in Europa. Se ogni anno ricambiamo tanti calciatori non hai possibilità di dare forza ad un gruppo e far sì che questo cresca. La Fiorentina sta lavorando in questi termini e c'è un'ottima base per il prossimo anno".
A fine stagione, chi si prenderà la responsabilità di chiedere scusa ai tifosi?
"Intanto secondo me non abbiamo vissuto una stagione di disastri. Io devo solo ringraziare i tifosi per la vicinanza, ma non credo ci siano stati disastri così grandi. La responsabilità in primis è mia, ma ci siederemo con la società e capiremo cosa è stato fatto di positivo, cosa non è andato e cosa migliorare. Cercheremo di analizzare tutto a 360°".
Ore 15.21, termina la conferenza stampa
