Fiorentina-Inter 1-2, le pagelle: trionfo Lautaro e Inzaghi, non basta Gonzalez

Risultato finale: Fiorentina - Inter 1-2
FIORENTINA (di Dimitri Conti)
Terracciano 5,5 - Bucato due volte nel primo tempo da Lautaro Martinez, nella prima non può nulla, forse poteva evitare la seconda uscendo sul precedente cross di Calhanoglu.
Dodo 6 - Possibile arma tattica con cui Italiano prova a scompaginare le carte sulla fascia, spinge ma di rado trova la soluzione giusta per concludere. A volte distratto, mette però una palla al bacio per Jovic. Dall'82' Terzic sv.
Milenkovic 4,5 - Scombina la linea sul pareggio interista: bravo Lautaro ad accorgersene e correre sul filo del fuorigioco. Bruciato in pieno sul tempo dell'intervento invece sul 2-1.
Quarta 5 - Preferito a Ranieri, comincia nel segno degli interventi giusti sul connazionale Lautaro che però gli sfugge alle spalle e fa 1-1. Ha dei problemi a contenere Dzeko e Lukaku col fisico. Dal 70' Ranieri 6 - Da quando entra in campo lui, l'Inter attacca meno e i problemi in difesa si fanno meno consistenti.
Biraghi 6 - Vive delle emozioni speciali, da capitano contro la squadra del cuore e in cui è cresciuto. Non si fa però prendere dai pensieri e risulterà sufficiente in ambo le fasi.
Castrovilli 6 - Quello tra lui e Mandragora era uno dei ballottaggi più roventi, lo vince il 10. Per lui un'ora discreta sul prato dell'Olimpico, prima di rendere realtà la staffetta nel secondo tempo. Dal 60' Mandragora 6 - Non ha molto modo di incidere, prende possesso della mediana anche perché l'Inter abbassa il baricentro.
Amrabat 6 - Prende a spallate qualsiasi essere vivente transiti nella sua zona centrale davanti alla difesa, un po' fermo però su Brozovic e arriva l'1-1. Lotta finché non viene chiamato fuori per l'assalto. Dal 70' Jovic 5 - Due occasioni, delle quali una peraltro è da lui abilmente costruita quasi dal nulla, due errori. Sul primo bene Handanovic, sul secondo molto male lui.
Bonaventura 6 - Sente una responsabilità particolare sulle sue spalle, essendo il giocatore di maggior esperienza in campo. Si segnala per qualche bella iniziativa palla al piede, è tra gli ultimi a mollare.
Gonzalez 7 - Suo il gol della grande illusione viola, forse arrivato troppo presto. Di certo non è colpa sua, anzi mette in campo tutto l'impegno e la corsa di cui dispone per provare a cambiare la sorte.
Cabral 5 - Non del tutto al 100% per dei problemi pregressi a un piede, si nota in più circostanze che sembra mancargli qualcosa nell'affondo. Una sola chance, di testa, non riesce a sfruttarla.
Ikone 5,5 - La sua partita comincia come meglio non potrebbe, confeziona dalla corsia l'assist vincente per il vantaggio di Gonzalez. Il resto del primo tempo non è però all'altezza, così come lo scorcio di ripresa che disputa. Dal 60' Sottil 5 - Mezz'ora più recupero a sua disposizione per lasciare il segno, di tracce del suo passaggio sul prato dell'Olimpico però poco e nulla.
Vincenzo Italiano 6 - All'appuntamento con la storia opta per una Fiorentina più offensiva con Castrovilli per Mandragora. La mossa paga inizialmente, ma forse (ed è paradossale) il vantaggio arriva troppo presto. L'Inter in otto minuti ribalta la sua Fiorentina, rimasta però in partita fino all'ultimo istante. E alcune delle occasioni finali, se sfruttate, potevano dare un esito diverso.
INTER (di Ivan Cardia)
Handanovic 7 - Del domani non vi è certezza, ma si gode la sua ultima finale da titolare in nerazzurro. Si parte male, fiocinato da Nico Gonzalez, ma mette a referto almeno tre parate decisive nei momenti più complicati per i suoi. Sulle uscite alte non è Onana, mica una novità.
Darmian 5,5 - Italiano gli piazza Ikoné e il francese fa subito male. Quando da quelle parti arriva Jovic, va anche peggio: forse distratto dalla presenza di Skriniar in panchina, nella sua stagione fin qui perfetta infila una serata da mille dubbi. Mezzo voto in più per il salvataggio praticamente sulla linea.
Acerbi 6,5 - È la pietra angolare dell'Inter e della rimonta di questa sera. Dalla chiusura su Bonaventura nasce il pareggio che è il primo passo verso il successo. Qualche sganciamento offensivo, nel finale anche qualche difficoltà sul gioco aereo.
Bastoni 6 - Il pallone del momentaneo vantaggio viola passa dalle sue parti, ma il movimento è giusto. Su Gonzalez qualche difficoltà, diverse buone chiusure e un giallo che gli costa il cambio. (Dal 59' De Vrij 6 - Chiude in bello stile, quasi in slalom offensivo).
Dumfries 6 - Parte col freno a mano tirato, un tocco su Sottil in area scatena le proteste viola. Nel mezzo, una prova di discreta quantità.
Barella 6,5 - Morbido come la seta il suo nono assist stagionale. Amrabat affigge il cartello "girare al largo", lui gira un po' da tutte le parti.
Brozovic 7 - Impiega un po' di tempo a prendere le misure al centrocampo viola, poi tutto più o meno liscio: da una sua intuizione nasce il primo gol di Lautaro.
Calhanoglu 6,5 - Fresco di riposo col Napoli, a lui l'Inter s'affida per colpi di classe estemporanei e in cambio ne riceve anche preziosi recuperi. Se poi porta pure lo sponsor… (Dall'83' Gagliardini s.v.).
Dimarco 5,5 - Pronti via, si dimentica Nico Gonzalez e l'Inter la paga dazio. Prova a redimersi, ma non è una serata di quelle da incorniciare. (Dal 68' Gosens 6 - Un passo avanti rispetto al compagno, tra i più convincenti anche nell'Inter ballerina del finale. Si può rimproverare un gol mangiato, su cui arriva con coordinazione rivedibile).
Dzeko 5 - Nella prima delle due finali, vince ancora il ballottaggio con Lukaku. L'ora dell'Olimpico non è però la miglior candidatura per Istanbul: un gol divorato, qualche controllo sbagliato di troppo, stranamente. (Dal 59' Lukaku 6 - Entra, si gira e spara su Terracciano. Poi brucia Ranieri che forse non è propriamente l'uomo più indicato da mettergli addosso. Manca un po' di aiuto ai compagni in fase di non possesso).
Lautaro 8,5 - La carica dei 101. Come in tutti i momenti difficili della stagione, l'Inter se la carica sulle spalle il Toro. In otto minuti ribalta una partita nata sotto i peggiori auspici e griffa il quinto titolo con la maglia nerazzurra, condendo la doppietta con la solita prestazione generosa. Serata da top player, tante delle speranze di Istanbul passano da lui. (Dall'83' Correa s.v.).
Simone Inzaghi 7 - Le scelte sono chiare: su questa finale ha puntato tanto, persino più che sulla certezza di chiudere tra le prime quattro in campionato, comunque abbastanza vicina. La formazione è quella lì, Gagliardini e Correa nel finale sollevano i soliti mugugni. I risultati, però, parlano chiaro: in Coppa Italia, da quando allena l'Inter, è imbattuto. Nelle coppe, da quando allena l'Inter, appena 4 sconfitte su 32 partite giocate. Chiamatelo mister coppa: vince la prima finale, aspettando un sogno di mezza estate in Turchia.
