Genoa, la fame di Gudmundsson: "Voglio fare ancora meglio. Non dobbiamo rilassarci"

Nel segno di Albert Gudmundsson. L'attaccante islandese è sempre di più il simbolo, il trascinatore della squadra di Alberto Gilardino che nel match di venerdì sera ha sfiorato il colpaccio in quel di Bologna. Il DNA voluto dal tecnico rossoblu sta piano piano prendendo campo con la squadra capace di mettere in pratica delle ottime prestazioni indipendentemente da chi scende sul terreno di gioco. Per il match del "Dall'Ara" erano, ancora una volta, i tanti infortuni non hanno inficiato sulla buona riuscita delle partite. La stella è ancora una volta lui. Il folletto che viene dal nord, da un paese freddo ma capace di scaldare i cuori dei tifosi a suon di giocate, a suon di gol. Ben il 40% del Grifone.
La fame di Gud
Un Gudmundsson che però non si accontenta. Da lottatore quale è ha messo nel mirino la prossima partita con l'obiettivo di migliorare giorno dopo giorno senza guardarsi indietro. "La prima parte di stagione è stata buona - ha detto il calciatore ai microfoni di DAZN al triplice fischio della gara di Bologna - ma voglio ancora fare meglio. Dobbiamo continuare a fare buoni risultati e devo essere ancora decisivo per la squadra. Il mio ultimo gol ha aiutato il Genoa ad ottenere punti importanti per la stagione".
Niente rilassamenti
Il Genoa chiude questo girone di andata a quota 21 punti. Un buon bottino che, se bissato nel ritorno, può portare il raggiungimento dell'obiettivo finale ma Gudmundsson non ammette cali di tensione. "Non è male - ha proseguito il calciatore - ma se vediamo le partite abbiamo perso punti nei minuti finali di gara. Veniamo dalla Serie B, guardiamo a dove siamo in classifica ma questo non significa che dobbiamo rilassarci, ma continuare a spingere perché penso che possiamo salire più in alto in classifica".
