Bine ai venit Parma! Roma sconfitta al Tardini, decisivo il nuovo tridente crociato

Termina dopo 17 giornate la lunghissima serie di gare senza vittorie del Parma, che contro la Roma ritrova in un colpo solo cinismo, serenità emotiva e il gioco in ripartenza che lo ha fatto conoscere sin dal suo ritorno in Serie A. Pagano dividendi altissime le scelte iniziati di D'Aversa, squalificato e sostituito in panchina da Tarozzi quest'oggi: il tridente Man, Mihaila e Pellè realizza una prestazione superlativa, con i primi due sugli scudi in particolare sul gol che ha sbloccato la sfida.
Prima palla gol per la Roma, che si fa vedere con Dzeko: gran palla di Mancini verso il bosniaco, che approfitta di una dormita di Bani per andare al tiro, colpendo però male: Sepe blocca senza difficoltà. Ottimo approccio della Roma, ma è il Parma a passare: lancio lungo della difesa ducale, Man scappa a destra e supera il velocità Kumbulla, battuto nettamente in velocità, cross immediato dell'ex Steaua Bucarest che Mihaila impatta alla perfezione col sinistro, battendo Pau Lopez con un tiro violento radente il terreno. La Roma si getta alla ricerca del pareggio e si rende pericolosa con Pellegrini, su calcio di punizione, ed El Shaarawy, il cuo tiro viene bloccato però con facilità da Sepe. Nei ducali Pellè attivissimo, specie nel fare da riferimento per i lanci lunghi che i difensori sono spesso costretti a fare per non rischiare sul pressing alto della squadra di Fonseca.
Secondo tempo che inizia sulla falsariga del primo e per poco il Parma non raddoppia: travolgente uno-due tra Pellè e Pezzella, con quest'ultimo che mette in mezzo un cioccolatino per Man, il quale sparacchia però su Pau Lopez da posizione molto ravvicinata. La Roma cerca di alzare i giri del proprio motore, ma è ancora una volta un contropiede dei ducali a risultare decisivo: Pellè vince un rimpallo e parte in velocità nella sguarnita metàcampo giallorossa, venendo recuperato e atterrato da Ibanez in area di rigore. Dal dischetto Hernani è freddissimo nel fare il 2-0. Fonseca ribalta la squadra: fuori Peres, Kumbulla e Pedro, dentro Perez, Cristante e Reynolds, ma non arrivano i risultati attesi, anzi la Roma conclude pericolosamente solo una volta dalle parti di Sepe, grazie allo spagnolo.
