Il caso Lookman compatta l'Atalanta, ma urge una soluzione per non disperdere il suo valore

Gli sviluppi recenti del caso Lookman hanno rappresentato una sorta di "scossa" positiva per l'Atalanta, che ne ha tratto beneficio più che danno, almeno nel breve termine. Di fronte a una situazione individuale che non trova ancora soluzione, la squadra, l’allenatore e la società sembrano essersi compattati, spostando l’attenzione dal caso del singolo al bene comune. Un cambio di prospettiva necessario, soprattutto considerando che già a febbraio scorso la vicenda aveva rischiato di creare tensioni, scrive quest'oggi La Gazzetta dello Sport.
Intanto Lookman ha giocato due partite con la nazionale nigeriana, mentre a Zingonia continua ad allenarsi in disparte. Resta da capire se stia portando avanti una "battaglia silenziosa" con l’intenzione di forzare la mano fino a gennaio, magari rischiando di diventare un calciatore a metà servizio. Un rischio che potrebbe danneggiare non solo la sua immagine, ma anche il valore che l’Atalanta gli attribuirà sul mercato.
In ogni caso, il club non si è fatto trovare impreparato. La risposta è arrivata chiara e decisa, sia dal tecnico Juric ("Non chiedo nulla a chi non vuole esserci") che dall’amministratore delegato Luca Percassi ("Vogliamo giocatori disposti a dare il 100% per la maglia"). La squadra ha accolto il messaggio, mostrando unità e determinazione a prescindere da chi resta fuori.
