Il Torino sfiora il colpaccio, ma il Milan non muore mai: a San Siro finisce 2-2 all'esordio

Esordio ufficiale per Paulo Fonseca e Paolo Vanoli sulle panchine di Milan e Torino. La grande novità tra le fila rossonere è la panchina di Theo Hernandez con con Alexis Saelemaekers che prende il posto del francese. Loftus-Cheek agirà arretrato in mediana al fianco di Bennacer, mentre in attacco l’ultimo colpo Morata parte dalla panchina: al suo posto c’è Jovic supportato da Chukwueze, Pulisic e Leao.
Paolo Vanoli risponde con Milinkovic-Savic tra i pali, difeso da Voivoda, Coco e Masina. Sulle fasce agiranno Bellanova e Lazaro mentre Linetty, Ricci e Ilic completeranno la linea mediana. A guidare l’attacco granata saranno invece Zapata e Sanabria. Il Torino parte meglio, ma il primo squillo è del Milan con il solito Leao: il portoghese riceve da Pulisic e manca di poco la porta, trovando però un corner. Proprio sull’angolo successivo arriva ancora una palla gol sempre per il 10 rossonero: colpo di testa di Thiaw, Masina lo ferma a due passi dalla linea trovando Leao, che da due passi clamorosamente spedisce fuori.
Al quarto d’ora il primo squillo del Torino: conclusione col destro di Zapata e pallone che si spegne sul fondo non di molto. Ancora Zapata pericoloso qualche minuto dopo: conclusione diretta verso la porta, Tomori si immola e blocca la sfera. Alla mezz’ora il Torino conferma il buon momento passando in vantaggio: colpo di testa di Bellanova che Thiaw si trascina oltre al linea. Dopo un’iniziale indecisione, Maresca assegna il vantaggio ai rossoneri.
Nella ripresa il Torino trova anche il gol del raddoppio: grande azione di Lazaro e cross morbido per la testa di Zapata che da due passi insacca in rete. Sembra finita, ma all’89’ il Milan riapre i conti con il primo gol rossonero di Morata. E nel recupero ancora un altro subentrato dalla panchina, Okafor, trova il gol del 2-2. I rossoneri tentano il tutto per tutto per provare anche a vincerla, ma non c’è più tempo: finisce 2-2 a San Siro, primo punto all’esordio sia per Fonseca che per Vanoli.
