Italiano alza la Coppa. Parla chi gli diede fiducia agli inizi: "Adatto anche alla Nazionale"

Correva la stagione di Serie D 2016-2017 e la Vigontina San Paolo, formazione della provincia di Padova, retrocedeva nel campionato di Eccellenza; allenatore di quella squadra, Vincenzo Italiano che, al netto dello sfortunato evento sportivo, l'anno dopo viene chiamato comunque in quarta serie, dall'Arzignano. In tanti non capiscono la scelta, ma il tempo, come si dice, è galantuomo, e ha dato ragione a chi, in gialloblù, lo ha voluto fortemente, l'attuale Direttore Sportivo del club Mattia Serafini: la storia dell'allenatore è nota, la scalata delle categorie ha trovato una sua ciliegina sulla torta ieri sera, quando Italiano, con il suo Bologna, ha alzato la Coppa Italia, che ai rossoblù mancava da 51 anni.
E proprio Serafini, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, ha parlato del tecnico dopo la vittoria del suo primo trofeo da allenatore: "Avendoci lavorato a stretto contatto, anche se sono passati tanti anni da allora e nel calcio le cose vanno veloci, ho sempre avuto una stima sconfinata per lui: già molto prima della avventure in piazze blasonate come Spezia, Firenze e Bologna, lo ritenevo adatto a ogni contesto, anche alla Nazionale, e ieri ha fatto qualcosa di magnifico, di ineguagliabile. Andare a Bologna con il fardello dell'eredità di Thiago Motta e le partenze di calciatori importanti non era facile, merito del club che ha creduto in lui e merito suo per aver creduto nel progetto che gli era stato prospettato: Italiano è una persona che studia, si migliora costantemente, e non mi meraviglia vedere quel che ha fatto".
Bologna ancora in corsa per la Champions: può effettivamente raggiungerla?
"Per percorso fatto finora sì, e glielo auguro. È chiaro che tutti questi impegni tolgono energie mentali e fisiche, che sono necessarie soprattutto nel rush finale della stagione, dovranno ora essere tutti bravi a dare massimo; ma lui è speciale e unico nel far rendere tutti al 110%, e sono sicuro che la squadra non mollerà proprio ora. La Coppa Italia, poi, ha dato una carica importante a tutto l'ambiente".
Spostiamoci alla Serie C, e guardiamo al suo Arzignano: bilancio positivo per la stagione ormai archiviata?
"L'annata si è conclusa migliore dei modi, dopo una partenza turbolenta e un ritmo altalenante, ma il ritorno di mister Bianchini ha portato tanti punti, e il risultato finale è stato il giusto premio per tutto il gruppo squadra e per il mister stesso: eravamo partiti con l'idea di mantenere la categoria, e invece sono arrivati i playoff, per altro per la seconda volta nella nostra permanenza in Serie C, e questo è per noi qualcosa di speciale. Il bilancio finale è quindi molto buono, e siamo già a lavoro, carichi, per riprogrammare la stagione ventura cercando di migliorarci ancora e crescere, facendo però calcio nel modo sano e propositivo che piace a noi, facendo sempre il passo lungo come la nostra gamba".
