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Juve, chiamata a rialzarsi dopo il City: Tudor perde pure Savona

Juve, chiamata a rialzarsi dopo il City: Tudor perde pure SavonaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 06:45Serie A
di Camillo Demichelis

Nicolò Savona si è fermato nel corso del secondo tempo della gara contro il Manchester City per un problema alla caviglia. Il numero 37 bianconero è stato sottoposto ad accertamenti che hanno messo in evidenza una lesione capsulo legamentosa di alto grado, come comunicato dalla stessa società piemontese: “Nicolò Savona, a seguito del trauma alla caviglia sinistra riportato durante la gara disputata ieri contro il Manchester City, è stato sottoposto oggi ad accertamenti diagnostici che hanno evidenziato una lesione capsulo-legamentosa di alto grado. Ha già iniziato il percorso riabilitativo e tra un mese verrà rivalutato con nuovi accertamenti”.

La Juventus volta pagina e pensa già al Real.
La Juventus si sta leccando le ferite dopo la pesante sconfitta per 2-5 al Mondiale per Club contro il Manchester City, un risultato che ha evidenziato in maniera impietosa le difficoltà dei bianconeri nel reggere l’urto contro una squadra di altissimo livello. Igor Tudor non ha ricevuto risposte confortanti da elementi attesi come Nico Gonzalez e Teun Koopmeiners, apparsi fuori ritmo e incapaci di incidere in un match che richiedeva qualità e personalità. Il tecnico croato dovrà ora lavorare soprattutto sulla testa dei suoi uomini, perché tra pochi giorni la Juventus si giocherà l’accesso ai quarti di finale contro il Real Madrid, un altro avversario di caratura straordinaria. In vista della sfida con gli spagnoli servirà ritrovare i titolari migliori: la presenza dal primo minuto di Kenan Yildiz, Francisco Conceicao e Kolo Muani potrebbe garantire maggiore imprevedibilità e capacità di far male, aspetti che contro il City sono mancati completamente. La Juventus dovrà anche cercare di accorciare le distanze tra i reparti e aumentare l’intensità del pressing per non lasciare troppo campo a un Real che ama palleggiare e attaccare in velocità. Tudor è consapevole che solo un atteggiamento coraggioso e un collettivo compatto potranno evitare un’altra serata amara, perché ripetere la prova offerta contro Manchester significherebbe dire addio ai sogni di gloria al Mondiale per Club. Motivare un gruppo reduce da un ko così pesante non sarà semplice, ma il tecnico croato dovrà trovare le parole giuste per riaccendere la fiducia in giocatori che, a inizio stagione, sembravano avere ben altre ambizioni. L’obiettivo è presentarsi all’appuntamento contro il Real Madrid con uno spirito diverso, consapevoli che un risultato positivo potrebbe ribaltare completamente le prospettive e ridare entusiasmo a un ambiente deluso e ferito. Non basterà affidarsi ai singoli: servirà una prova di squadra vera, con movimenti coordinati, attenzione tattica e voglia di lottare su ogni pallone.

Difesa della Juventus in balia del City.
La situazione più preoccupante in casa Juventus riguarda però la fase difensiva, perché contro il City i bianconeri sono apparsi in balia degli eventi ogni volta che gli inglesi affondavano. La retroguardia composta da Kalulu, Savona e Kelly ha mostrato limiti evidenti, alternando errori di posizione a interventi tardivi, e lasciando troppi spazi agli attaccanti avversari. La mancanza di qualità nell’uscita del pallone ha inoltre impedito alla squadra di organizzare un pressing alto o di costruire azioni pulite dalle retrovie, costringendo spesso il centrocampo a rincorrere e sfilacciarsi. A peggiorare il quadro, per la sfida con il Real Madrid mancherà il numero 37 bianconero, un’assenza che priverà Tudor di uno dei pochi elementi a disposizione e non è tutto: Gatti, subentrato, nel secondo tempo, è apparso subito in grande difficoltà, faticando a trovare le distanze e sbagliando diverse letture difensive. La tenuta mentale del reparto arretrato sarà quindi un fattore chiave contro un attacco come quello del Real, dotato di qualità tecnica, velocità e capacità di sfruttare ogni minima indecisione. Tudor dovrà inventarsi qualcosa per ridare solidità a un reparto che, dopo la gara contro il Manchester City, ha perso certezze e sicurezza. Non sarà facile, ma bisognerà ritrovare compattezza, concentrazione e spirito di sacrificio e questa diventa quindi la priorità assoluta. Dopodiché dovrà essere brava la società a trovare difensori in grado di rinforzare la squadra perché una delle forze della Juventus è sempre stata la retroguardia e adesso in rosa non ci sono giocatori all’altezza della storia bianconera.

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