Inter, oltre 42 milioni dalle cessioni "minori". E non è finita qui

E sono 42. In attesa di capire cosa riserverà il resto del calciomercato all’Inter, il club nerazzurro vede aumentare il “tesoretto” portato in dote dalle cessioni, peraltro tutte sostanzialmente “minori”. L’ultima è quella di Nicola Zalewski, che dopo l’arrivo in prestito dalla Roma aveva trovato spazio con Inzaghi, ma con Chivu non sembrava destinato a essere tra le prime scelte.
La cessione dell’esterno polacco all’Atalanta, ufficializzata nel pomeriggio dal club bergamasco, ha portato all’Inter 17 milioni di euro. Soldi che si vanno ad aggiungere ai circa 10 milioni incassati per Aleksander Stankovic, più i 9 per Tajon Buchanan, i 5 per Martin Satriano e il milione e mezzo arrivato in cassa per l’altro Stankovic, Filip.
E ora? Più che un tesoretto. In termini assoluti, l’Inter non è certo la prima squadra di Serie A per incassi dalle cessioni. Anzi: i nerazzurri sono appena undicesimi in questa particolare classifica, dominata dal Milan con entrate per quasi 145 milioni di euro. Con una grande differenza: la squadra di Chivu, finora, non ha salutato alcun titolare, ma solo giocatori di seconda fascia. Nei prossimi giorni, inoltre, dovrebbero arrivare altri soldi dagli addii di Asllani (il Bologna lavora per convincere l’albanese) e Taremi. L’incasso, in attesa di capire se partiranno altri elementi da prima squadra - Pavard il principale indiziato - dovrebbe così superare quota 55 milioni di euro. Soldi destinati a finanziare le operazioni in entrata. Resta da capire per chi: dopo lo stop alle negoziazioni con l’Atalanta per Lookman, l’Inter resta su Manu Koné della Roma, o comunque su un “grande” centrocampista, come obiettivo prioritario, con la difesa come altro focus delle prossime mosse in entrata.
