L'Hellas e la partita decisiva per il futuro. Con Juric si può fare la storia

È il momento più difficile dell'era Juric a Verona. O forse no. Lo è certamente sotto il profilo dei risultati: sette sconfitte nelle ultime otto gare di campionato, quattro consecutive con quella di San Siro, quando prima di questo segmento non ne erano mai state messe in fila più di due. Una flessione che ha connotati prettamente fisiologici, e psicologici, perché volente o nolente l'assenza di obiettivi concreti produce l'effetto collaterale di inibire un po' del nerbo e della cattiveria che avevano trascinato la squadra per un intero girone, e anche più.
In un momento di stanca della stagione emerge però un paradosso che induce a un'analisi più profonda del mero risultato. Il livello del gioco si sta alzando, inizia a stuzzicare e a incuriosire Juric, che nel dopo-gara del Meazza si è detto "dispiaciuto per i ragazzi", aggiungendo però come, a suo avviso, questa sia "la strada giusta: così si gioca a calcio, sono molto soddisfatto". Dunque avanti, en marche, perché la direzione intrapresa è la sola perseguibile - almeno con questa guida tecnica - per consentire al gioco di squadra di elevarsi, di evolversi.
Non è un segreto che in queste settimane si giochi la partita decisiva per il futuro a corto raggio dell'Hellas. Che il prossimo anno Juric sieda ancora sulla panchina gialloblù non è uno scenario irrealizzabile, tutt'altro. Occorre però delineare obiettivi e strategie, con chiarezza e in modo inequivocabile. E soprattutto ricavare una sintesi tra le legittime esigenze di salvaguardare le finanze del club e il vitalismo di un tecnico proverbialmente irrequieto, che per alimentarsi e alimentare chi lo circonda non può prescindere dalla ricerca del meglio, dalla ricorrente sfida di migliorare sé stesso. Quella che Juric definirebbe un "rischio calcolato", propedeutico a rendere l'Hellas una realtà consolidata in Serie A: dal 2000 a oggi, per intenderci, i gialloblù non hanno mai centrato la salvezza per più di due stagioni consecutive. Eguagliato il record di questo ventennio, Juric e il Verona hanno l'opportunità di superarlo, ancora insieme.
