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L'Irlanda di Baraclough, spirito combattivo e contropiede. Poco di più se l'Italia spinge

L'Irlanda di Baraclough, spirito combattivo e contropiede. Poco di più se l'Italia spingeTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 25 marzo 2021, 11:00Serie A
di Andrea Losapio

L'avversario non è certo dei più temibili, anche se sarebbe sbagliato prenderlo sotto gamba. L'Irlanda del Nord di Ian Baraclough non è riuscita a qualificarsi per la fase finale dell'Europeo itinerante, ma è riuscita comunque a pareggiare per 0-0 contro l'Olanda, vincendo gli altri match contro Estonia e Bielorussia. Non la classica Cenerentola del girone, tanto che con la Bosnia Erzegovina, più volte incontrata dall'Italia nell'ultimo periodo, è arrivato un 1-1 (con vittoria) nelle finali di Nations League, salvo poi perdere contro la Slovacchia.

In Nations invece è andata (molto) male. Solamente due pareggi contro la Romania e due sconfitte sia contro l'Austria che contro la Norvegia. Se l'idea era quella di provare un 4-4-1-1 molto ruvido e fisico, Baraclough ha poi deciso di puntare sulla difesa a tre per avere più forza d'urto. Sicuramente la situazione è leggermente migliorata sulla difesa, ma non sono arrivati comunque picchi. Anche perché davanti Boyce sta facendo bene con gli Hearts of Midlothian, Serie B scozzese. Magennis gioca nell'Hull City, Serie C inglese. Insomma, la punta di diamante è una difesa con il veterano Johnny Evans, ma anche con Cathcart, retrocesso con il Watford solamente una stagione fa.

Sulla carta, quindi, una formazione che metterà molto spirito combattivo, ma povera di estro e di talento. La sensazione è che l'Italia di Roberto Mancini possa avere (facilmente) la meglio. Ma che sia opportuno non sottovalutare, soprattutto se dovessero trovare il vantaggio con una soluzione estemporanea, come una palla inattiva sfruttando l'altezza e l'abilità del gioco aereo.

Irlanda del Nord (3-4-1-2)
Peacock-Farrell; Evans, Ballard, Cathcart; Dallas, McNair, McCann, Kennedy; Smith; Boyce, Magennis.

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