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L'Udinese torna a non convincere con Bologna e Napoli, la mentalità di quest'anno non piace

L'Udinese torna a non convincere con Bologna e Napoli, la mentalità di quest'anno non piaceTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 13 maggio 2021, 09:00Serie A
di Davide Marchiol

Sembra essere in un loop quest’anno l’Udinese, squadra che quest'anno ha alternato tanto fasi discretamente convincenti ad altre completamente da dimenticare. Dopo il ritorno a prestazioni interessanti, che avevano permesso ai friulani di smuoversi da quota 33 per arrivare agli attuali 40 (con salvezza matematica), si è di nuovo entrati in un tunnel di critiche. Il pareggio contro il Bologna, con un 1-1 frutto di una ripresa da molti ritenuta rinunciataria, e la sconfitta pesantissima contro il Napoli hanno rialzato il tono di chi è insoddisfatto di questa stagione. Una stagione che ha tantissimi aspetti da considerare e a cui non è semplice dare un giudizio unanime.

Anche contro il Napoli infatti Luca Gotti ha dovuto rinunciare a tanti dei suoi, con un elenco indisponibili che è andato allungandosi anche nelle ore pre match. Alla defezione di Arslan si è aggiunta anche quella all’ultimo di Nuytinck, vittima di una botta in rifinitura che gli ha fatto alzare bandiera bianca. Quindi sicuramente va considerato che una rosa molto ampia è stata ridotta all’osso, con l’Udinese che ha concluso il match in Campania inserendo addirittura i giovani Micin e Palumbo per dare un po’ di fiato ad alcuni elementi.

Sicuramente però il fronte indisponibili è una scusante che regge fino a un certo punto in un’annata in cui tutte le squadre hanno avuto grossi problemi e comunque non può andare a giustificare alcune prestazioni dove i friulani non sono parsi lottare con il coltello tra i denti come fatto da altre. Un esempio il match contro il Bologna, dove la semplice gestione del risultato ha riscosso pochi consensi nell’ambiente bianconero.

Proprio la questione cattiveria agonistica è finita sul banco nelle discussioni sull’eventuale permanenza del tecnico. Luca Gotti infatti è in scadenza di contratto e l’Udinese ancora non ha fatto trapelare verso che direzione si andrà, in attesa come sempre anche delle prestazioni nei match a obiettivo acquisito o quasi per avere un quadro completo. La critica nei confronti dell’ex tattico è duplice, andando sia sul fronte stile di gioco che mentalità. Se per quanto riguarda i giocatori in campo il discorso infortuni fatto prima va un po’ a far scemare la possibilità di discuterne, sicuramente l’atteggiamento sul rettangolo verde sarà uno dei tasti che farà più riflettere la società.

L’altalena è piaciuta poco, ma è anche vero che Gotti è al primo anno completo da primo allenatore in carica. Diverse dunque le cose da tenere in considerazione, specie quando si dovranno prendere le decisioni, in una stagione forse più complicata di quanto si potesse pensare. Ci sono ancora due match, contro Sampdoria e Inter. La possibilità di chiudere a 44, avvicinando almeno i 45 dell’anno scorso, c’è, non è utopia. Sarebbe un modo almeno per chiudere in un punto di alto nel sali e scendi generale, per poi a mente più fredda prendere decisioni per un’estate che si prospetta molto importante in casa friulana.

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