La Juve crolla a Empoli dopo la nuova penalizzazione. L’addio alla Champions è quasi ufficiale

Trenta minuti prima del fischio d’inizio dello stadio Castellani di Empoli: è questa la tempistica a cui ha dovuto assistere la Juventus nella giornata in cui la Corte federale d’Appello avrebbe dovuto decidere la nuova sanzione per il club bianconero. La decisione è arrivata a mezz’ora dall’impegno sul rettangolo verde con dieci punti di penalizzazione da scontare nella stagione sportiva attuale. Da 69 punti a 59, dal secondo posto in classifica al settimo. E poi il campo, dove la Juventus ha prodotto un’altra prestazione da dimenticare.
La nuova penalizzazione abbatte la Juve.
Le prime parole quelle di Manuel Locatelli a DAZN a testimoniare l’atmosfera della squadra quando ancora la penalizzazione non era nota: “Dobbiamo dare un'ulteriore dimostrazione che noi pensiamo al campo. Sinceramente ad oggi non si capisce niente, 9-10-11-15, quelli che sono, non c'è chiarezza”. Poi quelle del CFO Francesco Calvo invece a sentenza pubblicata: “Le prime impressioni sono ovviamente negative, non siamo soddisfatti di questa penalizzazione. Il fatto che sia arrivata nel pre-partita ce lo aspettavamo, per cui non ci tocca e non ci cambia”. Non ci tocca e non ci cambia ha detto Calvo, evidentemente poi il rettangolo verde ha raccontato altro. E infine Massimiliano Allegri, post match: “L'aspetto psicologico è fondamentale, noi un quarto d'ora prima della partita eravamo secondi in classifica, poi ci siamo ritrovati a 59 punti. Entri in campo, devi vincere l'ennesima perché tutte le volte che mettiamo la testa di fuori, ci schiacciano di sotto”.
Crollo a Empoli e addio alla Champions League quasi ufficiale.
Con una vittoria a Empoli, la Juventus avrebbe potuto affrontare le ultime due giornate di campionato da padrona del proprio destino contro Milan e Udinese nella corsa a un posto tra le prime quattro della classifica. Non sarà così invece in virtù del crollo avuto dalla squadra di Allegri al Castellani: promettente l’inizio con un paio di grandi occasioni sul piede di Milik che poi però, col fallo da rigore su Cambiaghi, dà il via alla caduta libera che si arresta in un 4-1 umiliante per la Juventus che chiude, quasi in maniera ufficiale, la corsa alla Champions League.
