La provocazione di Bonazzoli: "Esistevo anche prima della rovesciata col Milan, no?"

Bella intervista a Federico Bonazzoli sul settimanale SportWeek. L'attaccante della Cremonese, con un passato da predestinato nelle giovanili dell'Inter, ha esordito parlando della clamorosa rovesciata che ha regalato ai suoi la vittoria contro il Milan a San Siro. "Bonazzoli esisteva anche prima che facesse questa rovesciata a San Siro, no? E oggi non sono diventato un super campione da 50 milioni di euro. È troppo facile adesso mandare un messaggio, perché sono diventato virale. Ma io non cerco quello", sentenzia subito il calciatore classe 1997.
Sulla Cremonese, sulla sua carriera e sul perché a 28 anni non giochi in una big, Bonazzoli ha poi proseguito: "Alla Cremonese sto benissimo. Detto questo, c’è un filo conduttore nella mia vita privata e calcistica che si chiama sensibilità. Ho 28 anni, ma ne avevo 16 quando esordivo nell’Inter. Ho cambiato parecchie squadre, ho conosciuto tanti allenatori, ho avuto tanti compagni, pochissimi sono diventati amici. Per me fare il calciatore è un plus, un’aggiunta, ma non mi etichetta. Quando esco dallo spogliatoio, esco come ci sono entrato: da persona normale".
Bonazzoli ha poi concluso così il suo pensiero: "Non voglio portare in giro il mio status di calciatore, voglio invece che le persone si relazionino con me per quello che sono realmente. Certo, per le aspettative che mi si erano create intorno quando ero nel settore giovanile dell’Inter, sicuramente avrò deluso qualcuno".
