La Real Sociedad è la kryptonite dell'Inter di Inzaghi: 0-0 a San Siro, ora un sorteggio da incubo

Inter-Real Sociedad finisce 0-0.
La Real Sociedad è un caso da studiare anche in Italia, per chi vuole fermare la corsa dell'Inter. Che, fermata sul risultato di 0-0, chiude al secondo posto il girone D di Champions League e adesso aspetta un sorteggio thrilling nella giornata di lunedì, con incroci da brivido anche in attesa di conoscere il quadro completo: Arsenal, Real Madrid, Bayern Monaco, Manchester City, Barcellona. Difficile sceglierne una. Ma torniamo alla partita: dopo l'andata all'Anoeta, anche a San Siro i baschi di Imanol Alguacil si certificano kryptonite per i nerazzurri di Simone Inzaghi. Per scelta o per necessità, l'attuale capolista del campionato Siro si ritrova a inseguire il pallone in casa sua, come in Italia non accade praticamente mai: il contropiede, un gioco al quale l'Inter non è abituata, non porta particolarmente lontano. Un paio di occasioni estemporanee nel primo tempo, due sobbalzi quando entra Lautaro nella ripresa e un brivido lungo la schiena per un rigore assegnato dall'arbitro e poi tolto dal VAR sono le uniche emozioni di una serata andata esattamente come volevano gli ospiti. Che, partiti dalla quarta fascia, si godono il primato nel girone con i vicecampioni d'Europa: chapeau a loro, per la Beneamata è, a tutti gli effetti, una battuta d'arresto.
Il live TMW di Inter-Real Sociedad
Un'Inter inedita: 0-0 a fine primo tempo. Forse perché i baschi si confermano clienti ostici, forse per scelta, l'Inter del primo tempo è lontana da quella che San Siro è abituato a tifare. Più contropiede che possesso, anzi la palla l'hanno quasi sempre gli ostici, con percentuali a tratti bulgare. A creare le principali occasioni da gol, però, sono i padroni di casa: sulla prima, un tap-in a colpo quasi sicuro di Acerbi, arriva Traoré a salvare Remiro. Sulla seconda, una botta di Mkhitaryan deviata in angolo da Munoz, interviene la terna arbitrale, che assegna rimessa dal fondo anziché corner per un rimpallo fra Sanchez e Zubimendi prima del tentativo dell'armeno. Quanto agli ospiti, che palleggiano e ragionano anche nell'ottica di un pareggio da primato, di pericoli concreti per Sommer non ne arrivano. Zero a zero all'intervallo.
Finisce come voleva Imanol. La ripresa si apre con un'altra mezza occasione interista, poi lo stallo alla basca, tutto a favore degli ospiti, torna a farla da padrone. Superata l'ora di gioco, Inzaghi butta dentro l'artiglieria pesante: Lautaro, salutato dal boato di San Siro, in cinque minuti si rende più pericoloso di Thuram e Sanchez in sessantacinque. A venti dalla fine, brivido sulle schiene nerazzurre: Kubo s'infila in area e finisce a terra sul pressing di Calhanoglu. L'arbitro Schaerer indica il dischetto, poi va al monitor e ammonisce il giapponese per simulazione. Il tentativo di Lautaro, in area, è l'ultima emozione di serata: il forcing solo abbozzato dei padroni di casa non porta a sboccare l'impasse, tutto a vantaggio degli spagnoli.
