Lazio, senza Champions difficile trattenere i big. Senza Europa Baroni dirà addio

Juventus, Inter e Lecce. Tre avversarie, tre finali per la Lazio di Marco Baroni. Il rush conclusivo del campionato mette in palio molto più di una semplice qualificazione europea: c'è in gioco l'equilibrio economico e tecnico del futuro biancoceleste.
Senza l'accesso alle coppe europee – la Champions in primis – il club sarebbe costretto a rivedere al ribasso il proprio monte ingaggi. Una riduzione, scrive il Corriere di Roma, che è già in atto: circa 10 milioni lordi in meno per la rosa rispetto alla scorsa stagione, mentre la voce “allenatore” è stata praticamente dimezzata dopo l’addio di Maurizio Sarri. Claudio Lotito ha infatti tagliato drasticamente la spesa, passando dal ricco contratto dell'ex tecnico a uno molto più contenuto per Baroni.
In assenza di ricavi europei, diventerebbe complicato anche rinnovare i contratti in scadenza di pedine esperte come Pedro e Matias Vecino. In bilico ci sarebbe pure il futuro di Alessio Romagnoli, secondo solo a Mattia Zaccagni per ingaggio: in caso di mancata qualificazione, non si esclude una cessione per alleggerire ulteriormente il bilancio.
Le scelte della società, insomma, saranno guidate più da criteri economici che sportivi. Lo stesso Baroni non è esente da rischi: non per il costo del suo stipendio, ma perché la dirigenza pretende di mantenere la continuità europea. La Lazio partecipa alle competizioni UEFA ininterrottamente dal 2016: interrompere questa striscia sarebbe una battuta d’arresto pesante, a tutti i livelli.
